Pesaro, rapine e furti dando testate: chiesta la perizia psichiatrica. Il 40enne ha colpito (in tutti i sensi) in chiesa, nei negozi e in strada malmenando un taxista

Il palazzo di Giustizia di Pesaro
Il palazzo di Giustizia di Pesaro
di Luigi Benelli
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Settembre 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 08:11
PESARO Rapine e furti con testate alle vittime. Scatta la richiesta di perizia psichiatrica per un 40enne marocchino, residente a Vallefoglia, ben noto alle cronache. L’episodio più eclatante avvenne lo scorso marzo alla chiesa dei Cappuccini quando era entrato per rubare il portafogli di una fedele. Altri due presenti si erano accorti del suo tentativo. Lui non l’aveva presa benissimo e nel tentativo di scappare aveva rifilato una testata al volto di un ragazzo, un capo scout della parrocchia. 

Il giovane aveva iniziato a sanguinare copiosamente, poi era stato portato al pronto soccorso dove i medici avevano diagnosticato la rottura del setto nasale e hanno refertato una prognosi di circa tre settimane. Sempre lo stesso giorno è accusato di aver avvicinato un tassista chiedendogli dei soldi. Di fronte al rifiuto ha rifilato una testata rompendogli l’orbita e la mascella, costretto alle cure mediche urgenti e a una prognosi di oltre 30 giorni.

A metà aprile le sue scorribande sarebbero continuate a Pesaro dove viene accusato di tentata rapina di uno zainetto nei confronti di una ragazza. Aveva colpito la donna tanto da provocare urla e sconquasso. Ma il colpo non andò a segno perché quelle grida avevano allertato i passanti che lo hanno messo in fuga.

Violazione di domicilio e minacce a Vallefoglia

Tra le contestazioni anche la violazione di domicilio. In questo caso sarebbe entrato nell’abitazione di una signora a Vallefoglia contro la volontà della donna. Poi le minacce: «Ti brucio, io ammazzo tutti». Poi ci sono le lesioni nei confronti di un gestore di un kebab di Pesaro per un conto non pagato. Il titolare ha chiesto il corrispettivo ma lui lo ha colpito con una testata in faccia spaccandogli il naso e procurandogli una commozione celebrale giudicata guaribile in 30 giorni. Infine il furto di una bicicletta a Villa Ceccolini. Il tutto in due mesi scarsi, poi il ricovero in psichiatria. E ora la richiesta di perizia psichiatrica, con l’uomo difeso dall’avvocatessa Elena Cortiglioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA