Ragazzino di 12 anni scrive una lettera al Papa e Francesco gli risponde. Non è la prima volta che succede

Ragazzino di 12 anni scrive al Papa e Francesco gli risponde. Non è la prima volta che succede
Ragazzino di 12 anni scrive al Papa e Francesco gli risponde. Non è la prima volta che succede
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Martedì 6 Aprile 2021, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 06:51

PESARO  - Una risposta tanto attesa e che puntualmente è arrivata: una vera e propria sorpresa di Pasqua tanto più che uno dei protagonisti è niente meno che il Papa. Un ragazzino di 12 anni ha scritto una lettera a Papa Francesco e il pontefice non ha voluto far mancare il suo abbraccio e le sue parole al suo nuovo amico di penna.

A raccontare l’aneddoto, che una volta in più evidenzia lo stretto legame che negli anni il Papa ha stretto con i fedeli, è stato don Giuseppe Fabbrini, il parroco di Santa Maria di Loreto, durante la messa di Pasqua che, al pari di altre parrocchie, è stata diffusa anche in streaming su Facebook. Alla fine della celebrazione il sacerdote, come lieta novella e augurio confortante, ha voluto condividere il gesto confidenziale e amicale di Papa Francesco con i fedeli della comunità parrocchiale.

«Un ragazzino del nostro oratorio voleva chiedere una cosa al Papa e il Papa ha risposto con una lettera autografa a lui e anche a me che ho aiutato il giovane a scrivere il testo.

Papa Bergoglio dona la benedizione apostolica a tutta la comunità». Il piccolo frequenta la prima media e il suo insegnante di religione ha invitato il suo gruppo a scrivere una lettera a persone “importanti”. Il 12enne non si è scoraggiato e ha pensato alla persona che lui riteneva più “importante”, ovvero Papa Francesco che ha risposto a tutte le domande - il cui contenuto è riservato - di suo pugno, firmando la lettera accompagnata da tutti i sigilli vaticani. Un gesto molto semplice, ma di grande vicinanza. Un contatto epistolare che in epoca social fa apparire il tutto ancora più intimo e prezioso. Da custodire con cura come un tesoro di fede e speranza.

Ma è anche un’ulteriore testimonianza del legame che Papa Bergoglio ha con Pesaro sin dai tempi dell’omicidio di Andrea Ferri, ucciso nel giugno 2013 con sette colpi di pistola. Il fratello Michele aveva cercato conforto in Papa Francesco e da allora si sono susseguite oltre 70 telefonate con la famiglia. Non solo: ma anche lettere e inviti in Vaticano. Francesco disse a suo tempo che quella lettera era «sempre sulla mia scrivania». E che era mamma Ferri a dargli forza. Un rapporto che non si è mai interrotto. L’anno scorso un’altra telefonata tra Papa Francesco e il Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 1. Lo aveva fatto in risposta alla lettera inviata da un’infermiera. Il Papa ha voluto ringraziare tutti gli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro il Covid, con la sua benedizione: «Siete degli eroi perché non vi siete nascosti sotto il letto e siete andati a lottare». Un grande riconoscimento di vicinanza al territorio pesarese, duramente colpito dalla pandemia. 

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