Le paure degli operatori: «Spiagge sempre più ristrette e gli ombrelloni non bastano»

Stabilimenti balneari pronti per la stagione
Stabilimenti balneari pronti per la stagione
di Letizia Francesconi
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Domenica 28 Maggio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:14

PESARO  - Giorni di duro lavoro per ripulire le spiagge dopo l’emergenza maltempo, ma finalmente in questo weekend di maggio le spiagge sono aperte. Il primo caffè della stagione è gratis a bagni Irene, a bagni Gelsi ieri ha aperto il bar-ristorante. Primo sabato di apertura per la nuova gestione di Spiaggia Bianca 72 e a bagni Sacro Cuore, dove è aperto il bar-ristorantino. 

 
L’apertura


In ogni stabilimento i bagnini devono fare i conti con una o due file di ombrelloni in meno, e tutto quando i ripascimenti e i lavori per posizionare meglio le file, sono ancora in corso.

Da martedì le ruspe lavoreranno per portare la sabbia mangiata dalle mareggiate negli stabilimenti a partire dalla zona del genica e via via a salire fino a Ponente. Antonella Baronciani dell’omonimo stabilimento ha già allestito buona parte della spiaggia. «A noi operatori l’associazione Albergatori chiede ombrelloni per tutti i clienti, ma credo che serva il giusto equilibrio e anche gli hotel devono comprendere che noi bagnini, possiamo garantire sì, ma fino ad un certo punto. Noi e i colleghi ci proviamo, ma quando la coperta è corta c’è poco da fare. Le nostre concessioni da un anno all’altro sono sempre più ristrette. Per il momento, in attesa dei ripascimenti abbiamo posizionato 10 file, all’incirca le stesse dell’estate 2022 e viste le problematiche di inizio stagione, va bene così. La politica del mio stabilimento non cambia, e il 60% della disponibilità totale degli ombrelloni va ai pesaresi stagionali, famiglie e comitive mentre il 40% va ai due hotel alle spalle».


Le incertezze


A bagni Enrico il titolare Giorgio ha già disegnato tutta la spiaggia. «Per adesso sappiamo che la nostra concessione è più ristretta con una fila di ombrelloni in meno, forse due quando il mare si alza. Dobbiamo mantenere lo spazio per dare risposta alla clientela dei due hotel, il nuovo Cruiser non appena inaugurerà e l’hotel Ambassador, e non c’è un numero predefinito di ombrelloni da riservare, questo lo vedremo giorno per giorno». Andrea Ranocchi di bagni Marevivo, ieri mattina mostrava ai suoi clienti quanta spiaggia il mare ha mangiato. All’inizio di Levante fino al tratto terminale le spiagge sono ancora tutte da completare e gli ombrelloni piantati rispetto a Ponente sono meno.


Arenili smagriti


«Dodici file di ombrelloni – osserva Ranocchi - ma ripascimenti o no, devo organizzare le prenotazioni con la spiaggia così com’è ora. Si perdono almeno due ombrelloni per fila e di qui ad agosto 25 ombrelloni quasi certamente, non ci saranno. La maggior parte della clientela di stagionali e famiglie, chiede lo stesso posto dello scorso anno, ma quasi a tutti non offro garanzie e chiedo di pazientare e aspettare un po’, cercando di spiegare che soprattutto quest’anno la coperta è corta per tutti. Per non parlare delle difficoltà a dialogare con gli albergatori. Dall’hotel President non ho ad oggi contezza del numero di ombrelloni che potrebbero servire alla loro clientela, quando invece per due stagioni consecutive, gli hotel con anticipo hanno chiesto di riservare un certo numero di ombrelloni, per non trovarci tutti, operatori e albergatori in difficoltà in piena stagione». 


Non va meglio a bagni Irene: «Abbiamo metà spiaggia ancora da allestire prima di essere a regime – commenta la titolare – bar aperto da pochi giorni dopo quanto successo, e per questi primi weekend solo colazioni, bibite e gelati. E per gli hotel si mettono a disposizione al massimo una quarantina di ombrelloni, se la spiaggia tiene, per tutta la stagione».

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