Pesaro, caso antenna a Muraglia: 4 mesi e poi stop. La Lega: «Il Comune deve garantire»

Pesaro, caso antenna a Muraglia: 4 mesi e poi stop. La Lega: «Il Comune deve garantire»
Pesaro, caso antenna a Muraglia: 4 mesi e poi stop. La Lega: «Il Comune deve garantire»
di Thomas Delbianco
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Domenica 6 Agosto 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 07:37
PESARO «Antenna di via Beccaria, faremo un’azione per impegnare il Comune a mettere nero su bianco la garanzia della durata solo di 120 giorni. Bene la protesta dei residenti, l’assessore Conti li ha illusi, ha alimentato aspettative finora disattese». Il gruppo consiliare della Lega interviene nel day after la protesta in strada dei residenti della zona di Muraglia, tra via Forlanini e via Beccaria, dove è stato installato un impianto di telefonia alto più di 25 metri, in mezzo alle case, e a pochi passi da un asilo. 


Le promesse


«Giusta la protesta dei cittadini di via Beccaria, illusi dalle promesse dell’assessora Conti in rappresentanza della giunta comunale - sottolineano i consiglieri Dario Andreolli, Andrea Marchionni, Francesco Totaro - Abbiamo più volte sottolineato in questi mesi, anche attraverso un’interrogazione in consiglio comunale, come l’installazione di quella antenna provvisoria di 25 metri in via Beccaria fosse inopportuna, considerata la densità abitativa e soprattutto la presenza di un asilo, distante solo poche decine di metri. Le stesse nostre preoccupazioni sono state da subito raccolte dall’assessora di competenza Conti, che dichiarandosi contraria e assumendosi l’impegno di rimuoverla, si era messa a capo della protesta». 


I fatti


Incalza il gruppo Lega: «In queste settimane, alle continue e costanti rassicurazioni non sono mai seguiti fatti concreti, e le compagnie telefoniche hanno finito l’istallazione di tutti gli impianti necessari per far funzionare l’antenna. In questa circostanza bastava solamente far corrispondere i fatti alle promesse, ossia spostare l’antenna in una sede più idonea. Il nuovo piano delle antenne, che ci auguriamo arrivi all’attenzione delle commissioni competenti il prima possibile è purtroppo tardivo». La formazione consiliare di opposizione, che già qualche settimana fa aveva presentato un’interrogazione sulla vicenda di via Beccaria, ora anticipa un’altra iniziativa in assise: «Chiederemo formalmente attraverso una mozione in consiglio comunale, l’impegno dell’»mministrazione comunale per far sì che questa antenna duri solo i 120 giorni attualmente previsti e il suo utilizzo non si procrastini oltre questa data. Spiace constatare come l’amministrazione comunale in questa vicenda abbia preferito illudere i cittadini tenendo i piedi in due staffe alimentando aspettative purtroppo finora disattese». 
Gli abitanti, che oltre ai rischi di salute, lamentano anche una svalutazione degli immobili del 40%, hanno già raccolto firme e stanno valutando un ricorso straordinario al Capo dello Stato.

Ricorso che potrebbe arrivare nel momento in cui l’antenna, trascorsi i 120 giorni dall’attivazione, non verrà disattivata. Il comitato di via Beccaria, attraverso l’avvocato Marianna Galtieri, nel giorno della protesta con i manifesti “no antenna”, ha parlato di «installazione selvaggia, sulla base di una normativa nazionale scellerata», e vuole sapere dall’Amministrazione comunale il giorno esatto in cui verrà attivato l’impianto e il giorno in cui verrà disattivato.


Le valutazioni


Secondo le loro valutazioni, il parere dell’Arpam sul progetto presentato dalla società Inwit, presenta inesattezze in particolar modo rispetto alle misurazioni sulle distanze dagli edifici sensibili, vedi l’asilo. E lamentano anche, nonostante l’impianto non sia ancora attivo, di avvertire, sia di giorno che di notte, un rumore acustico che sta diventando insopportabile. 
 

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