L’iter
«L’istanza presentata al Suap per queste situazioni non prevede il rilascio di nessuna autorizzazione - spiega l’assessore all’Ambiente Maria Rosa Conti - I lavori per l’impianto di telefonia mobile possono essere fatti subito dopo. Secondo le normative, il gestore può attivare l’impianto entra 30 giorni dalla presentazione dell’istanza. L’unico organo competente ad effettuare le verifiche è Arpam. Il 7 giugno l’Agenzia ci ha trasmesso una nota con parere favorevole. Prima di adottare la delibera di giunta del 27 giugno, che è la presa d’atto dei piani di rete presentati dai gestori entro il 31 marzo di ogni anno, abbiamo fatto un percorso con tutti i presidenti di quartiere e ascoltando il comitato di via Beccaria. In seguito a questo percorso, abbiamo inserito nella delibera un indirizzo politico che va a modificare il regolamento vigente e il piano di siti idonei della telefonia mobile approvato nel 2019. La modifica al regolamento dovrà passare in consiglio comunale e ci sarà un percorso di condivisione con la comunità, quartieri, comitati, per quanto riguarda varie situazioni e anche quella di via Beccaria, che ricordo essere un’antenna temporanea, e quindi dovrà essere dismessa dopo 120 giorni dall’attivazione. E non è ancora stata attivata proprio perchè è stato introdotto questo indirizzo politico».
Ha replicato Andreolli: «Non ho compreso cosa vuole fare il Comune per spostare l’antenna.
Consumo di suolo ridotto
Il consiglio comunale è iniziato dalle proposte di delibere dell’ultimo appuntamento di giugno. Approvata all’unanimità l’adozione di variante sostanziale al Prg per la riduzione del consumo di suolo e del carico urbanistico, relativamente ad alcune aree situate nel territorio comunale presentata dall’assessora alla Rapidità Mila Della Dora: «Ulteriori sei ettari di superficie territoriale che diventeranno terreno agricolo». Le aree interessate dalla Variante sono dieci, dislocate tra i Quartiere 3 “Colline e Castelli”, 4 “Villa Fastiggi-Villa Ceccolini”, 5 “Cattabrighe - S. Maria delle Fabbrecce”, 7 “Muraglia-Montegranaro” e 10 “Villa San Martino”, per una superficie territoriale complessiva pari a 62.858 mq, e una superficie netta edificabile in riduzione pari a 14.519 mq.
«Si tratta di un altro intervento strategico importante, che dal 2015 ad oggi conta 124 ettari di suolo “trasformato”, per una superficie netta edificabile in riduzione di circa 50.000 mq. Un indirizzo preciso, che denota attenzione al costruire nel costruito, verso un nuovo modello di edilizia sostenibile».