Sangue ovunque
«Mi ha ricordato - prosegue - quella del delitto di Sabrina Malipiero del luglio 2018 per mano di Zakaria Safri. Anche nell’appartamento di via Pantano c’era sangue dappertutto, tante tracce e impronte che bisognava stare attenti a non inquinare, perchè ogni potenziale prova va cristallizzata. Ma abbiamo fatto un lavoro perfetto, quando si è andati a processo i legali dell’imputato non hanno potuto eccepire nulla». E dire che doveva essere destinato a una carriera in banca Lanzi: poi il militare e il servizio in polizia ha cambiato tutto. Ed è diventato il detective, l’uomo che cerca gli indizi. «Mi hanno dato del pazzo - ricorda - avevo un sentiero già spianato ma con la polizia è stato un colpo di fulmine». Amore ricambiato: nella scientifica ha trascorso 36 anni su 38, la prima parte nella sua Milano, dall’aprile ‘95 a Pesaro, un record.
L'esordio e poi le Azzorre
«L’esordio nel 1988, l’omicidio di un imprenditore.
Segretario provinciale Siulp
Lanzi va in pensione ma graviterà ancora in polizia come segretario provinciale del Siulp, carica che ricopre dal 1998 e proseguirà a tempo pieno le sue battaglie sindacali. Sarà impegnato nel sociale, sul fronte Antea e Unicef ma, soprattutto, continuerà a incontrare studenti e genitori per metterli in guardia da bullismo e cyberbullismo. «L’80% degli adolescenti - chiosa - è entrato in contatto con siti porno, ma la maggior parte è senza una solida preparazione alle spalle. Social e rete sono ben più pericolosi della realtà, il bullismo lo si fronteggia meglio, il fenomeno cyber sfugge a ogni controllo. Adesso incontriamo anche alunni di quinta elementare, dato che a 9 anni hanno già i cellulari, ma ogni genitori tenga a mente che nel momento in cui regala un telefonino al figlio il bambino è solo.
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