Il caso di Alessandro Moneti, la famiglia chiede tempo: «Entriamo nella nuova casa a giugno»

Alessandro Moneti
Alessandro Moneti
di Miléna Bonaparte
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Sabato 18 Marzo 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15:48

PESARO La consegna del silenzio per i partecipanti è stata diffusamente indicata dal prefetto Emanuela Saveria Greco dopo il vertice di ieri mattina a palazzo Ducale con Alessandro Moneti, i genitori, i tre avvocati delle parti, il Comune e le forze dell’ordine. Un particolare riguardo e una sensibilità necessari vista la delicatezza della situazione che sta vivendo la famiglia del giovane agricoltore disabile, sulla quale incombe come la spada di Damocle lo sgombero della casa di Soria, confiscata, venduta all’asta e aggiudicata a una nuova proprietaria. 


La mediazione

Nonostante la mediazione del prefetto per trovare un accordo, resta in piedi il conflitto sull’ordine di liberazione forzata dell’appartamento, intimato dal Tribunale per martedì e fino a ieri non ritirato, ma nemmeno confermato.

La famiglia Moneti fa invece sapere che potrà entrare nella nuova casa, presa in affitto nel quartiere di Loreto, fra poco meno di tre mesi. Ma i tempi si allungherebbero ancora di più perché sono previsti i necessari lavori di ristrutturazione per adattare l’alloggio alle esigenze del ragazzo in carrozzina. «Abbiamo firmato il contratto per la nuova abitazione dove ci trasferiremo - afferma Alessandro Moneti, 26 anni -, la stipula è avvenuta nell’agenzia di Montecchio Real office servizi immobiliari. Ma la proprietaria ha voluto fissare l’inizio della locazione al 1º giugno perché non riesce a trovare subito un’altra abitazione più piccola per lei. Nei prossimi giorni andremo a trovarla e vediamo di metterci d’accordo per iniziare intanto i lavori di sistemazione e adattamento. Dobbiamo realizzare una pedana all’ingresso per facilitare i miei spostamenti con la carrozzina. In bagno non passo dalla porta, quindi l’accesso va allargato e i servizi devono essere rivisti in funzione delle mie esigenze. Interventi che richiedono tempo e tante spese, senza contare l’organizzazione del trasloco. Intanto grazie di cuore per l’aiuto e il supporto che la città, gli amministratori, gli amici, i parenti e anche chi non ci conosce stanno offrendo con tanta generosità». Un sostegno ad ampio raggio, perché intanto procede anche la raccolta fondi online per esaudire il sogno di Alessandro che, con il papà Giuseppe, lavora un appezzamento di terreno nell’azienda agricola Dal Nonno Giorgio di Villa Ceccolini. Il ragazzo ha bisogno di un trattore speciale adatto a lui, con un montacarichi e un sistema particolare di guida, che costa 156.500 euro e per il quale sono state fatte al momento 497 donazioni per un totale di 18.054 euro. Il traguardo è insomma ancora lontano. Per questo è stato organizzato il pranzo di beneficenza “Tutti insieme per Ale“, in programma domenica 2 aprile al circolo Arci Fornace Mancini di Cattabrighe. 

Il cordone solidale

Una iniziativa partita dai genitori dei compagni di classe del fratellino di Alessandro. Federica Baldini, una delle promotrici, dice di «volere aiutare il ragazzo disabile a realizzare il suo desiderio di coltivare insieme al padre il terreno. Una piccola goccia, desideriamo dare una mano a questa famiglia in difficoltà». Menu a 25 euro. Per le prenotazioni: Roberto 347 7565849, Alino 347 5079559 e Federica 335 6586660. 

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