I convocati
Per questa mattina alle 10,30 il ragazzo in carrozzina, il padre Giuseppe e la mamma Rosanna sono stati convocati nella sede di palazzo Ducale a un vertice per trovare insieme un accordo. In questa occasione i genitori di Alessandro comunicheranno che hanno firmato il contratto d’affitto per la nuova abitazione dove andare a vivere e che a loro serve più tempo rispetto alla scadenza di martedì prossimo per adattare l’alloggio alle esigenze del disabile e organizzare il trasloco. All’incontro convocato dal prefetto Greco sono presenti il questore e i rappresentanti delle forze dell’ordine, la famiglia Moneti con il loro avvocato difensore Emanuela Peruzzini, il legale della controparte Adriano Buffoni, in rappresentanza della nuova proprietaria dell’appartamento confiscato, il custode giudiziario dell’esecuzione immobiliare avvocato Alberto Pratelli e l’assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi (avendo il Comune stretto un patto di assistenza per gli aiuti economici al ragazzo).
Il confronto
La Prefettura ha voluto convocare un confronto ufficiale per cercare di trovare un accordo nel rispetto delle esigenze di ciascuno: sia dei Moneti ai quali serve più tempo, sia della nuova proprietaria della casa nella quale vuole trasferirsi al più presto. Verrà proposta una conciliazione, ci si metterà tutti insieme attorno al tavolo invece del braccio di ferro e dello scontro che finora non ha portato da nessuna parte. La famiglia di Alessandro ha sottoscritto il contratto per l’affitto di un appartamento nel quartiere di Loreto. Stipula avvenuta ieri mattina nell’agenzia di Montecchio Real office servizi immobiliari.
«Il prefetto ha voluto questo incontro con tutti noi proprio per capire meglio la situazione - commenta Alessandro Moneti, 26 anni - e soprattutto per intervenire nel miglior modo possibile e trovare una soluzione giusta per entrambe le parti.
Lo sgombero
Ieri gli avvocati della controparte confermavano per il 21 marzo lo sgombero, terzo atto dell’esecuzione immobiliare del Tribunale che, a questo punto, potrebbe anche rientrare alla luce dell’auspicabile accordo da stringere in Prefettura.