PESARO - Piazza Redi ancora in balia dei bulli. Altro episodio ieri. I ragazzini hanno gettato a terra una bicicletta, un commerciante è uscito all’esterno e gli ha detto di smetterla. Loro per tutta risposta lo hanno spinto. È stata chiamata la polizia e loro sono finiti nuovamente in Questura. E in piazza Redi non si parla d’altro. Soprattutto dopo l’episodio del giorno prima quando due ragazzini hanno dato un pugno in faccia a un residente.
Il motivo? Gli hanno chiesto una sigaretta, lui ha solo chiesto di essere educati.
La paura
C’è chi ha paura di ritorsioni: «Meglio non dirgli niente altrimenti ci fanno i dispetti, non voglio trovarmi il vetro della vetrina del negozio sfondato». I racconti delle scorrerie si sprecano, dagli abiti rovesciati più volte alla Bottega del riuso, agli insulti ai passanti, fino ai cassonetti dell’immondizia incendiati. Poi le denunce nei confronti di sei minorenni per furto di attrezzi agricoli in via dei Condotti tre settimane fa. In piazza Redi sono stanchi, così hanno elaborato un testo con delle richieste e la conseguente raccolta firme all’indirizzo del Comune. La petizione è partita da pochi giorni e sta raccogliendo adesioni«Durante l’ultimo mese i casi di vandalismo da parte di un gruppo di ragazzi ormai noti si sono intensificati notevolmente tanto da arrivare a violenze verbali, con minacce e insulti - scrivono - Ma anche fisiche, con vere e proprie aggressioni nei confronti dei residenti della zona. Con questa raccolta firme chiediamo all’amministrazione comunale l’installazione di videocamere di sorveglianza, l’intensificazione delle pattuglie delle forze dell’ordine, l’incontro con gli assessori alla sicurezza Riccardo Pozzi e ai servizi sociali Sara Mengucci». Il consigliere comunale di maggioranza, Luca Pandolfi, che è stato a lungo presidente di quartiere, si è occupato della situazione già da dicembre scorso. «Faremo presto un incontro con i residenti - commenta in proposito -, l’obiettivo è riportare nella zona, come già accaduto lo scorso inverno, una unità di strada dei servizi sociali e alcuni animatori che possano coinvolgere i ragazzi in altre attività per tenerli lontano da episodi di teppismo».
I giovanissimi “alfa”
Poi chiosa: «Ci sono tre giovani bulli, ma gli altri li seguono per fascinazione. Le telecamere non bastano perché spesso le cose accadono nei garage, nei cortili dei condomini e nel parchetto dietro la farmacia. I giovani sono stati già segnalati alla Questura. Vogliamo risolvere il problema per riportare la tranquillità in piazza Redi e nell’intera zona».