Estorsione e rapina: baby gang terrorizzava il territorio. Arrestato anche il capo: ha 19 anni

I carabinieri di Novafeltria hanno condotto le indagini
I carabinieri di Novafeltria hanno condotto le indagini
di Gianluca Murgia
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Mercoledì 21 Aprile 2021, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 16:04

NOVAFELTRIA  - Scovato il capo della baby gang che terrorizzava i coetanei. L’accusa, per un 19enne residente nell’Alta Valmarecchia ora agli arresti domiciliari, è di estorsione e rapina in corso. Gli altri tre componenti erano stati individuati e arrestati lo scorso gennaio, al termine di un’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Novafeltria. 

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L’inchiesta era partita da una estorsione ai danni di un 19enne residente nella provincia di Pesaro-Urbino. La banda, all’epoca composta esclusivamente da minorenni, tranne il loro capo, secondo quanto accertato aveva preso di mira il pesarese e, con minacce e ritorsioni, aveva preteso diversi soldi. In una circostanza, in particolare, uno dei componenti della banda gli avrebbe strappato dalle mani il cellulare per poi pretendere 150 euro per riconsegnarlo. 

La prima tranche dell’indagine aveva portato in comunità due 18enni e un 17enne. A casa di uno dei due maggiorenni, perquisita dai carabinieri al momento dell’arresto, era stata trovata anche della marijuana. Per questo il sospetto è che la banda avesse anche messo in piedi un piccolo giro di spaccio nell’alta Valmarecchia. 
Il provvedimento restrittivo emesso per il presunto capo della gang è la prosecuzione dell’attività di polizia giudiziaria portata a termine il 26 gennaio scorso, quando i militari di Novafeltria aveva dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni di Bologna, nei confronti degli altri tre componenti ritenuti responsabili, in concorso, di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I fatti, temporalmente, si collocano tra il dicembre 2019 ed agosto 2020. In quel lasso di tempo era avvenuta l’estorsione di denaro al 19enne residente nella provincia di Pesaro-Urbino. In più occasioni, con più azioni esecutive di «un medesimo disegno criminoso ed in concorso tra loro» avevano usato la violenza del gruppo, l’azione intimidatrice del branco, con le minacce di azioni ritorsive per farsi consegnare ingiustamente somme di denaro dal 19enne. I carabinieri della Compagnia di Novafeltria, a conclusione di una articolata attività di indagine, hanno raccolto «inconfutabili indizi di colpevolezza» nei confronti dei tre (tutti minori, ai tempi) componenti della banda, inoltrando alle competenti Procure una dettagliata informativa a seguito della quale il 26 gennaio veniva data esecuzione all’ordinanza restrittiva del Tribunale per i Minorenni di Bologna. 

L’ultimo blitz dell’Arma è valso la misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Urbino che ha concordato con le risultanze investigative dell’Arma di Novafeltria e con la richiesta di applicazione avanzata dal pubblico ministero, emettendo l’ordinanza di custodia restrittiva degli arresti domiciliari nei confronti dell’ultimo, e forse più importante, componente della banda.

Il ragazzo, rintracciato dai militari della Stazione di Novafeltria è ora ai domiciliari disposizione della competente Autorità Giudiziaria. 

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