Pesaro, accendono un falò nella spiaggia del parco, ma riescono a sfuggire ai controlli

Pesaro, accendono un falò nella spiaggia del parco, ma riescono a sfuggire ai controlli
Pesaro, accendono un falò nella spiaggia del parco, ma riescono a sfuggire ai controlli
di Letizia Francesconi
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Mercoledì 29 Luglio 2020, 09:46

PESARO - Contro la cattiva abitudine e l’inosservanza dei divieti per falò e barbecue, che estate dopo estate continuano ad essere accesi nella spiaggia sotto Fiorenzuola di Focara, stretta dei controlli da parte di vigili del fuoco e Capitaneria

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La jeep dei vigili del fuoco e una pattuglia della polizia municipale sono scesi in spiaggia lunedì sera per monitorare uno dei tanti fuochi, che vengono accessi sull’arenile. Ad allertare le forze dell’ordine Paolo Concetti, gestore del chiosco di food truck, che da questa estate ha in gestione anche la pulizia e il controllo di un tratto della spiaggia
 
«C’è più che mai la necessità soprattutto ora, a ridosso del mese di agosto – osserva il gestore – di unire le forze per attenzionare di più questo tratto di spiaggia. Per questo anche un controllo più puntuale delle forze dell’ordine, può servire da deterrente. Con la presenza fissa del chiosco e la pulizia della piazzola oltre alla sorveglianza di parte dell’arenile, anche noi facciamo la nostra parte, ma soli possiamo fare ben poco, quando ti ritrovi con comitive di giovani, che scendono in spiaggia la sera , passano la notte e magari pur vedendo che accendono un fuoco o portano con sé un barbecue, non rientra fra i nostri compiti fare lo sceriffo». L’episodio: è solo uno dei diversi e ormai quotidiani episodi di giovani e anche meno giovani, che bivaccano e passano la notte in spiaggia sotto Focara, senza il timore dei controlli. Ad essere ripresi in spiaggia lunedì sera una famiglia e due comitive di ragazzi. Il gestore del food truck, vedendo il barbecue in mano ai giovani, ha subito ricordato alla comitiva il divieto di accendere falò fra la sabbia e la vegetazione della falesia alle spalle, proprio per il pericolo d’incendi. Un avvertimento però che è suonato quasi come una minaccia facendo “scattare” i giovani, che hanno preso a male parole Paolo Concetti, incuranti del divieto. 
Il mancato rispetto
«Ho pensato in quel momento, che c’era bisogno di un segnale e non solo per quel gruppo di ragazzi ma anche per tutti coloro che continuano a non rispettare divieti che ci sono da anni, altrimenti il rischio è l’abbandono di questa spiaggia e la mancanza di senso di responsabilità e buone abitudini. I due gruppi di ragazzi sono comunque poi riusciti a risalire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, evitando così il controllo». Sicurezza: è solo una delle tante cattive abitudini, quella di accendere barbecue in spiaggia la notte sotto Focara, insieme all’ormai consuetudine di issare grossi legni portati dal mare, con la conseguenza che quest’anno nella stessa spiaggia decantata da Bell’Italia o dal quotidiano britannico “The Guardian” sono sempre di più i tronchi issati per tutta la lunghezza dell’arenile e coperti da teli, quasi a creare un piccolo villaggio di capanni.
L’assurdità
Il paradosso, segnalato anche dagli addetti del salvataggio che si sono aggiudicati il controllo via mare, sono proprio quei bagnanti giovani e meno giovani, che solo poche settimane fa fissavano con l’avvitatore un legno all’altro. Un pericolo quello dei legni issati e sparsi, anche per l’eventualità di roghi che possono propagarsi più facilmente .

E’ atteso a breve un monitoraggio e un blitz delle forze dell’ordine competenti per la verifica delle segnalazioni ripetute sull’arenile e in mare, nello specchio acqueo antistante.

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