PESARO Una sperimentazione per chiudere, dove possibile, tratti di strada nelle fasce orarie coincidenti con gli ingressi e le uscite dei bambini dalle scuole. La richiesta viene dall’associazione Pesaro 30 da tempo impegnata in una campagna di mobilitazione e sensibilizzazione sui rischi della velocità con l’obiettivo di fare dei Pesaro una città a 30 km orari e non solo alcune zone, e se n’è parlato nei giorni scorsi in occasione del confronto che il presidente del consiglio comunale Marco Perugini ha avuto con i residenti di Villa San Martino. Non un caso.
Troppi rischi
Proprio a Villa san Martino poche settimane fa il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo ha invitato, con una comunicazione ufficiale, tutti i genitori a prestare maggiore attenzione nella conduzione dei veicoli per limitare i rischi di investimenti nelle strisce pedonali o negli spazi di parcheggio vicini ai plessi scolastici.
Le potenzialità
«Fra i plessi individuati come potenziali zone scolastiche – entra nel merito Roberto Pirozzi dell’associazione Pesaro 30 – ci sono la scuola primaria Giansanti di viale Monfalcone al porto, i plessi della primaria Don Bosco di Villa San Martino, la scuola Leopardi di via Fermi e la primaria Collodi di via Ugolini nel quartiere Muraglia-Montegranaro. La nostra proposta chiede di valutare, in concerto anche con i singoli istituti, la chiusura dal lunedì al venerdì delle via negli orari di ingresso e uscita, trovando in accordo con Comune, quartieri, dirigenti scolastici e rappresentati dei genitori in consiglio d’istituto, la giusta soluzione viaria per far accedere i bambini in maggior sicurezza. Per esempio per la Don Bosco a nostro parere ci sarebbero le condizioni per chiudere una mezz’ora via Leoncavallo e lo stesso su via Ugolini. E’ una sperimentazione a cui potrebbe essere affiancata una serie di iniziative di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile o della sicurezza stradale».
Non ovunque
Secondo Pesaro 30 ci sono anche dei plessi comunali, come il polo comprensivo Pirandello di via Nanterre per esempio, dove sarebbe impensabile ipotizzare la chiusura di un tratto di strada in corrispondenza dell’asse via Nanterre-via Goito che è fra i più trafficati e strategici per i collegamenti, mentre sarebbe più facile ipotizzare una modifica della viabilità attorno a via Lamarmora e alla scuola media Brancati, o a Soria, all’istituto comprensivo Dante Alighieri una volta ricostruito, o Cattabrighe una volta terminata la futura scuola Anna Frank.