Pesaro 30 coinvolge nel progetto Comune, quartieri, presidi e genitori: «Bambini in sicurezza Quattro istituti pilota nelle Zone scolastiche»

Pesaro 30 coinvolge nel progetto Comune, quartieri, presidi e genitori: «Bambini in sicurezza Quattro istituti pilota nelle Zone scolastiche»
Pesaro 30 coinvolge nel progetto Comune, quartieri, presidi e genitori: «Bambini in sicurezza Quattro istituti pilota nelle Zone scolastiche»
di Letizia Francesconi
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Venerdì 3 Novembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 11:12

PESARO Una sperimentazione per chiudere, dove possibile, tratti di strada nelle fasce orarie coincidenti con gli ingressi e le uscite dei bambini dalle scuole. La richiesta viene dall’associazione Pesaro 30 da tempo impegnata in una campagna di mobilitazione e sensibilizzazione sui rischi della velocità con l’obiettivo di fare dei Pesaro una città a 30 km orari e non solo alcune zone, e se n’è parlato nei giorni scorsi in occasione del confronto che il presidente del consiglio comunale Marco Perugini ha avuto con i residenti di Villa San Martino. Non un caso.


Troppi rischi

Proprio a Villa san Martino poche settimane fa il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo ha invitato, con una comunicazione ufficiale, tutti i genitori a prestare maggiore attenzione nella conduzione dei veicoli per limitare i rischi di investimenti nelle strisce pedonali o negli spazi di parcheggio vicini ai plessi scolastici.

E negli stessi giorni vicino alla primaria dell’istituto comprensivo Leopardi è stata investita sulle strisce una maestra.Un pericolo effettivo in concomitanza con l’ingresso e l’uscita degli alunni, complice anche la fretta di dover correre al lavoro o tornare a casa. Si tratterebbe in sostanza di introdurre delle zone ad hoc, chiamate Zone scolastiche e che può essere istituita anche con un’ordinanza del sindaco. E’ lo stesso codice della strada a disciplinare la Zona scolastica. In sostanza si tratta di una zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Nelle Zone scolastiche urbane possono essere limitate o escluse la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definite con ordinanza del sindaco. «Si stanno già contattando i presidenti dei quartieri della città – spiegano i referenti dell’associazione – coinvolgendo dirigenti scolastici e agli assessorati alla Mobilità e ai Servizi Educativi per chiudere all’ingresso e all’uscita degli scolari tratti di strade al traffico. Vorremmo partire con tre/quattro scuole, che saranno partner del progetto sperimentale». Il presidente del consiglio comunale Marco Perugini si è detto disponibile al confronto ipotizzando degli incontri propedeutici con tecnici e servizio comunale viabilità per capire come e dove intervenire anche per inserire, dove possibile, strettoie per far rallentare il traffico nelle vicinanze dei plessi scolastici”.

Le potenzialità

«Fra i plessi individuati come potenziali zone scolastiche – entra nel merito Roberto Pirozzi dell’associazione Pesaro 30 – ci sono la scuola primaria Giansanti di viale Monfalcone al porto, i plessi della primaria Don Bosco di Villa San Martino, la scuola Leopardi di via Fermi e la primaria Collodi di via Ugolini nel quartiere Muraglia-Montegranaro. La nostra proposta chiede di valutare, in concerto anche con i singoli istituti, la chiusura dal lunedì al venerdì delle via negli orari di ingresso e uscita, trovando in accordo con Comune, quartieri, dirigenti scolastici e rappresentati dei genitori in consiglio d’istituto, la giusta soluzione viaria per far accedere i bambini in maggior sicurezza. Per esempio per la Don Bosco a nostro parere ci sarebbero le condizioni per chiudere una mezz’ora via Leoncavallo e lo stesso su via Ugolini. E’ una sperimentazione a cui potrebbe essere affiancata una serie di iniziative di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile o della sicurezza stradale». 

Non ovunque

Secondo Pesaro 30 ci sono anche dei plessi comunali, come il polo comprensivo Pirandello di via Nanterre per esempio, dove sarebbe impensabile ipotizzare la chiusura di un tratto di strada in corrispondenza dell’asse via Nanterre-via Goito che è fra i più trafficati e strategici per i collegamenti, mentre sarebbe più facile ipotizzare una modifica della viabilità attorno a via Lamarmora e alla scuola media Brancati, o a Soria, all’istituto comprensivo Dante Alighieri una volta ricostruito, o Cattabrighe una volta terminata la futura scuola Anna Frank.

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