Non ci sono ombrelloni per i turisti, la furia degli albergatori: «Costretti a rinunciare alle prenotazioni»

Non ci sono ombrelloni per i turisti, la furia degli albergatori: «Costretti a rinunciare alle prenotazioni»
Non ci sono ombrelloni per i turisti, la furia degli albergatori: «Costretti a rinunciare alle prenotazioni»
di Thomas Delbianco
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 22:32

PESARO - «Non ci sono ombrelloni per i turisti, gli alberghi stanno rinunciando alle prenotazioni. Isole pedonali di ponente abominevoli e in piazzale D’Annunzio l’idea della ruota panoramica ha bloccato tutto». Non le ha certo mandate a dire ieri pomeriggio il presidente degli albergatori di Pesaro Fabrizio Oliva, senza risparmiare critiche ai bagnini e all’amministrazione comunale. Alle porte della stagione le problematiche sono ancora tante, e nell’assemblea Apa tenutasi all’Alexander Museum Palace Hotel del conte Pinoli sono venute fuori tutti.

Dal presidente agli associati, i malumori sono emersi senza veli, soprattutto quando ci si è soffermati sulle questioni locali. Apertura sull’accordo con Aspes (era presente il presidente Luca Pieri) per lo sconto del 30% sul prezzo standard di 18 euro a turisti e dipendenti degli hotel che vorranno effettuare un tampone rapido nelle farmacie comunali, poi un passaggio sulle tematiche nazionali.

I temi

«I ristori ci sono stati, ma non sufficienti per la nostra categoria», il coprifuoco, «va abolito dal 7 giugno e non dal 21 giugno», con la richiesta che arriverà al governo tramite il direttore Confcommercio Amerigo Varotti. E una previsione per la stagione: «Il mese di giugno ce lo siamo giocati - riferisce Oliva - apriranno tutti gli alberghi, ma scaglionati. Speriamo che luglio e agosto siano più proficui, ma sicuramente non torneremo ai livelli Pre Covid dell’estate 2019, e chiariamo un aspetto: l’estate 2020 non è andata bene, perchè se lavori 60 giorni invece di 100 non puoi essere soddisfatto, anche se è andata meglio del previsto». La presentazione dei nuovi associati, tra i quali c’è il ritorno di Nardo Filippetti. Proprio uno tra le new entry dell’Apa, Valerio Bizzi dell’Hotel President’s, ha lanciato il sasso sul problema spiagge.

E Oliva lo ha raccolto: «Quest’estate a levante apriranno più alberghi, ci saranno 300 camere in più, ma gli operatori di spiaggia non ci lasciano gli ombrelloni per i turisti. Abbiamo anche proposto di pagarli il 30% in più, niente da fare. 

Il fatto grave

E’ grave, inoltre, che un’amministrazione che punta sul turismo non sia ancora riuscita a risolvere il problema - incalza Oliva - Abbiamo sollecitato il Comune a stanziare più risorse per i ripascimenti, utilizzando la tassa di soggiorno che versiamo, 600.000 euro nel 2020. In un incontro di questa mattina (ieri, ndr) è emerso che verranno spesi 45 mila euro in più. E allora vogliamo che tutti gli spazi di spiaggia che si ricaveranno con i ripascimenti aggiuntivi vengano riservati ai clienti degli alberghi. La spiaggia è di tutt ala città». C’era l’assessore alle Attività Economiche Francesca Frenquellucci, diventata il pungiball delle proteste dell’assemblea su tutti i fronti: lei ha risposto per le sue deleghe, assicurando di girare ai colleghi Belloni, Vimini e al sindaco le questioni sollecitate su spiagge e viabilità. Antonio Bianchini della Cna bagnini ha poi aggiunto che andrà a parlare con gli operatori balneari delle zone costiere dove c’è maggiore necessità di ombrelloni. 

La frecciata

«Non vogliamo arrivare alle vie legali - puntualizza Oliva - ma ci sono alberghi che stanno rinunciando alle prenotazioni perchè non sanno dove mandare gli ospiti al mare». Dalla spiaggia al lungomare, gli umori non cambiano: «Il Comune voleva mettere la ruota panoramica in piazzale D’Annunzio a levante, noi ci siamo opposti e hanno desistito - riferisce il presidente Apa - Ma nel frattempo è rimasto tutto bloccato e ad oggi ancora non sappiamo cosa si farà, l’unica certezza sono i 10 parcheggi eliminati. La riorganizzazione di ponente è abominevole, anche quest’anno non è stata discussa con noi». 

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