FfANO - L’attuale amministrazione comunale non è stata «capace di spendere il finanziamento pubblico più rilevante della sua storia». Il Ministero delle infrastrutture ha risposto picche alle richieste del Comune e il centrodestra fanese ha sparso altro sale sulle ceneri della variante Gimarra. Non ci saranno altre proroghe.
«Recupereremo quei fondi»
«Per senso di responsabilità cercheremo di recuperare i 20 milioni del progetto, per utilizzarli nell’interesse della città ma non per la variante Gimarra».
L’iniziativa congiunta è stata inoltre convocata per rilanciare un ulteriore messaggio ai partiti del centrosinistra, l’attuale maggioranza fanese: «Non si azzardino a scaricare sul Governo qualsiasi responsabilità, che è invece tutta e solo locale». Per la città «è un giorno triste» e per l’attuale amministrazione fanese è «una macchia indelebile».
«La colpa è del sindaco»
La colpa del caso riguardante la variante Gimarra è attribuita al sindaco Massimo Seri, in ricaduta al vice sindaco Cristian Fanesi, al Pd e al resto della maggioranza, giudicata molto incline a propagandare «le minuzie» e carente quando si tratta di scelte strategiche. «Fano avrà qualche centinaio di metri di marciapiedi in più e un traffico sempre più caotico, perché la giunta non è stata in grado di risolvere i problemi della viabilità», sferza una nota conclusiva firmata anche da Stefano Pollegioni di Udc.
Brandoni ha ricostruito la vicenda a partire dal 2018, al tempo dell’ormai famoso accordo Comune-Regione per migliorare la viabilità di collegamento verso Pesaro. Caduti nel vuoto gli appelli, rivolti al sindaco, di dirottare i 20 milioni sulla viabilità a Sud o sul collegamento dell’interquartieri con il nuovo casellino, invece di «incaponirsi su un progetto senza alcun futuro».