Aggredito comandante della polizia penitenziaria. Nuovo episodio in carcere a Villa Fastiggi

Il carcere di Villa Fastiggi
Il carcere di Villa Fastiggi
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Martedì 9 Febbraio 2021, 07:35

PESARO  - Nelle ultime ore si è registrato l’ennesimo grave episodio di tensione nella casa circondariale di Villa Fastiggi contro un dirigente del corpo di polizia penitenziaria, comandante del Reparto nel carcere di Pesaro. Lo denuncia la segreteria regionale sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, per voce del segretario Nicandro Silvestri.
 
«Quel che è successo è di una gravità inaudita e sconcertante - Purtroppo a nulla sono servite le proteste, le richieste di intervento sulle problematiche lavorative, sulle aggressioni e minacce da parte dei detenuti e sull’assegnazione di detenuti con problemi psichiatrici». L’episodio è accaduto ieri mattina verso le 10, quando, un detenuto di origine italiana con problemi psichiatrici, che già nella giornata di venerdì scorso aveva prima aggredito senza motivo un agente e successivamente si era prodotto ferite autolesionistiche, ha rotto gli arredi della propria cella, minacciando di darle fuoco se non parlava con il comandante del reparto. Informato il comandante ha provveduto a interloquire con il detenuto, il quale, a distanza di alcuni minuti, ha aggredito il comandante sferrandogli uno schiaffo, minacciandolo ripetutamente di morte e accusandolo di essere la causa del suo mancato trasferimento in un altro istituto.

Il Sappe «nel rinnovare la denuncia circa l’assenza di attenzione da parte del provveditorato dell’amministrazione penitenziaria nei confronti delle problematiche lavorative del personale, contesta e chiede che vengano resi noti i motivi per i quali continuano a essere assegnati all’istituto pesarese detenuti con problemi psichiatrici che peraltro si sono resi protagonisti di episodi simili in altri istituti e i motivi per il quale detto detenuto autore di un aggressione solo 3 giorni fa, ancora non è stato trasferito in idoneo istituto. Purtroppo non vediamo azioni decise da parte di Ministero della Giustizia e Dipartimento tese a tutelare i poliziotti». 

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ricorda che nelle ultime settimane il Sappe è sceso in piazza proprio per «denunciare le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al corpo, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri».

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