MONTECALVO IN FOGLIA - Provate ad immaginare la scena: un ultraleggero giallo che subisce un calo di potenza, cerca l’atterraggio su un campo, le ruote del velivolo che a contatto con il fango si impuntano facendo compiere una capriola al mezzo ma il pilota che, poco dopo, esce come se nulla fosse o quasi, da solo, senza un graffio, dall’abitacolo. Roba da film con lieto fine.
Ma anche con un discreto contorno di paura visto che chi era a terra si è subito premurato di contattare i vigili del fuoco e 118. Fosse accaduto in un set cinematografico, ad un stuntman, sarebbe stata buona la prima. Invece l’incidente è avvenuto poco prima delle 16.30 a Foglia Secca, vicino all’avio superficie “Campo Volo di Ca’ Virginia”. Sul posto, con grande prontezza e professionalità, ha assicurato la capillare presenza dei carabinieri il maresciallo Alfredo Severini, comandante della stazione di Tavoleto. Il pilota, un 71enne di Urbino con una trentennale esperienza di volo, appartenente al club Ca’ Virginia, ha rifiutato anche di recarsi in pronto soccorso. Non si è fatto nulla. Si stava godendo l’imbrunire quando il freddo, forse, ha giocato un brutto scherzo al suo velivolo. Guidava un monomotore Eurofly. Il biposto, ma con solo lui a bordo, ha avuto un calo di potenza probabilmente causato dall’abbassamento di temperatura. L’atterraggio fuori campo, a bassa velocità, è avvenuto in un terreno attiguo alla pista. L’arrivo dei vigili del fuoco e delle ambulanze hanno richiamato l’attenzione della zona di Borgo Massano e Montecalvo, dove si trova anche il Ca Virginia Country House Ristorante Centro Benessere.
Tanto rumore per nulla, o quasi. Se non ci fosse stato il fango l’ultraleggero, probabilmente, sarebbe andato via liscio. Per intenderci non è stato un errore da principiante ma una fatalità, qualcosa di non previsto. L’uomo, esperto del cielo, è uno dei soci della pista e tieni lì il suo ultraleggero che, nonostante possa ricoprire lunghissimi tragitti, per regolamento come categoria può operare anche in aree che non sono provviste di areoporti propriamente detti ma di aviosuperfici. Ieri nella zona si poteva regolarmente volare rispettando, ovviamente, gli spazi aerei previsti.
L’ultraleggero è finito lungo probabilmente nel tentativo di rifare il giro, per prendere potenza e ritentare l’atterraggio.