Pesaro Capitale della cultura, oggi il vice sindaco Vimini presenta Oceano Adriatico. Dopo la festa per quasi 20mila partono i progetti

Pesaro Capitale della cultura, oggi il vice sindaco Vimini presenta Oceano Adriatico
Pesaro Capitale della cultura, oggi il vice sindaco Vimini presenta Oceano Adriatico
di Elisabetta Marsigli
4 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Gennaio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 15:49

PESARO E’ stata la giornata inaugurale della Capitale dei quasi ventimila alla Vitrifrigo Arena per una no stop di festa dalla mattina di sabato alle ore di piccole di domenica. Dopo la cerimonia inaugurale del mattino, con 8mila presenze accorse per accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è cantato con Max Gazzè, che ha portato nel parterre e negli spalti olltre 5mila persone; si è ballato con l’Orchestra di Mirko Casadei e con gli oltre 2mila che hanno trasformato l’Arena in un’enorme balera per poi accogliere la grande festa per i più giovani, Once a Year, con i dj set e, special guest, Rosa Chemical acclamato da più di 2mila giovani.

Immaginazione e realtà

«Una bellissima e indimenticabile festa della città» hanno detto ieri pomeriggio a cotillons inscatolati il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini per poi proseguire: «Una giornata che segna l’inizio di un anno straordinario, quello di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura - che ci siamo immaginato per mesi e sognato per anni.

E che oggi è realtà». «Grazie ai quasi 20mila pesaresi e “cittadini temporanei” che ci hanno raggiunto – hanno continuano Ricci e Vimini - almeno tre generazioni di pubblico si sono alternate, composte e partecipi nei momenti più intensi e caldi e fragorose quando serviva dare la spinta alle emozioni, tra questi i 2mila studenti delle scuole davvero meravigliosi. Grazie ai 200 VolontarX, che hanno scelto di essere protagonisti dell’evento; grazie agli artisti che hanno interpretato, elevato e condiviso il senso de ‘La natura della natura”; ai tecnici e professionisti della Vitrifrigo Arena, ai partner, alla Prefettura nel coordinamento delle forze dell'ordine e della gestione del complesso cerimoniale con il Quirinale; alla Polizia locale e alla Protezione civile». E da oggi avanti tutta. Tra il lavoro annuale e il progetto più ambizioso. «Un discorso che non si ferma al risultato raggiunto - come Vimini ha affermato nel suo discorso di sabato - ma rilancia un piano che vedrà Pesaro insieme ad Urbino lanciarsi nella sfida di Capitale europea 2033». Con un gioco di parole si potrebbe dire che il progetto vincente per il 2024 ha vinto sulla sinergia che parte dal basso e che ha coinvolto un intero territorio: «Andare alla ‘Natura della cultura” per unire sempre il patrimonio a vera sostenibilità e a vera sapienza tecnica e tecnologica, cercando quello che ancora non c’è - ribadisce Vimini - Pesaro arriva, all'appuntamento di Capitale italiana della cultura forte di un percorso di anni di programmazione e di crescita delle proprie infrastrutture culturali materiali e immateriali. Il percorso di consapevolezza, che dall’eredità di Rossini che lasciò tutto il suo patrimonio a Pesaro perché i giovani potessero apprendere l’arte della musica, fino a essere di Città creativa della Musica Unesco». Intanto oggi si parte con Vallefoglia, per una settimana Comune co capoluogo, il cui teatro è stato inaugurato sabato dal presidente Mattarella, commosso per l’intestazione della via al fratello e si andrà avanti, parallelamente con gli straordinari progetti di Pesaro: dalla Biosfera (in grado di fornire informazioni su misura ad ogni cittadino e turista) che arriverà nella seconda metà di febbraio al compleanno di Rossini (quest’anno finalmente celebrato anche con l’augurio del nuovo pala Scavolini), fino ad eventi straordinari che si aggiungeranno ai blasonati festival, orgoglio di Pesaro come il Rof, la Mostra del cinema, Hangartfest, Kum, Caterraduno, We Nature.

La sottolineatura

Come ha sottolineato anche Agostino Riitano sabato, per la seconda volta progettista di una città Capitale: «Sin dai primi passi, avevamo una convinzione: creare un progetto necessario al Paese e largamente condiviso. Ed è per questo che da subito abbiamo elaborato un metodo di lavoro proprio, tessuto in modo sartoriale sull’identità, la storia e i desideri della comunità. Il metodo lo abbiamo chiamato “Quartiere dell’immaginario” e abbiamo radunato attorno a queste visioni donne e uomini che ci piace chiamare “Artigiani dell’Immaginario”». Oggi intanto sarà presentato uno dei primi progetti, quell’Oceano Adriatico che accoglie la scena contemporanea della musica pesarese esportata in tutto il mondo, ma ogni giorno, da qui al 31 dicembre, Pesaro sarà al centro di un processo creativo in itinere che continuerà a mantenere i riflettori accesi sulla città anche negli anni a venire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA