Fano, in mutande (e ubriaco) entra al liceo Nolfi Apolloni, poi ruba una bici: arrestato 28enne di Jesi

In mutande entra al liceo Nolfi Apolloni e ruba una bici: 28enne di Jesi preso
In mutande entra al liceo Nolfi Apolloni e ruba una bici: 28enne di Jesi preso
di Luigi Benelli
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Martedì 5 Settembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 07:32

FANO  - Ubriaco e in mutande sfonda una finestra del liceo Nolfi Apolloni. Una serata sopra le righe che finisce con un arresto. Nella notte tra il 2 e 3 settembre un ragazzo moldavo di 28 anni, non in regola sul territorio italiano, è arrivato a Fano in treno. Secondo il suo racconto il giovane, residente a Jesi, dopo un turno lavorativo ad Ancona si è ritrovato su un regionale in direzione nord.

Era completamente ubriaco, in mutande e canottiera. Non ha saputo dare altre spiegazioni, ma non aveva più i vestiti e il portafoglio. Sceso a Fano, si è messo a vagare per la città chiedendo ai passanti se poteva raggiungere Jesi a piedi. Una distanza praticamente incolmabile. Arrivato davanti al Nolfi, ha pensato che si trattasse di un ospedale dismesso, dunque un luogo dove trascorrere la notte visto che era in mutande e canotta e aveva freddo. Così ha rotto i vetri di una finestra ed è entrato nella scuola.

Il rumore ha allertato qualche passante che ha dato l’allarme ai carabinieri.

Girovagava nel cortile

I militari sono arrivati sul posto e lo hanno trovato mentre girovagava nel cortile dell’istituto con una bicicletta. Un mezzo preso per tentare il rientro a Jesi. Di qui l’arresto per furto aggravato dal fatto di aver preso la bicicletta dopo il danneggiamento della finestra.

La "spiegazione"


Ieri mattina il moldavo è comparso davanti al giudice per la direttissima, difeso dall’avvocato Roberto Fabiani. Il 28enne ha provato a imbastire qualche spiegazione ma ha confermato di essere stato completamente ubriaco e di non ricordare bene come fossero andate le cose compreso il fatto che si trovasse solo con la biancheria intima addosso. E’ incensurato e ha chiesto scusa. Ha patteggiato la pena a 6 mesi, senza misure cautelari. Ora è libero e potrà tornare a Jesi. Magari non in bicicletta.

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