Fano, martellate alla panchina: «Sono falegname, la aggiusto». Ma è ubriaco e ferisce un’agente

Il Tribunale di Pesaro
Il Tribunale di Pesaro
di Luigi Benelli
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Mercoledì 23 Agosto 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 15:22

FANO - Martellate alla panchina per sistemarla. Gli agenti della municipale di Fano lo avevano notato e lui ha combinato un tale parapiglia che gli era costato l’arresto. Ieri la prosecuzione della direttissima con un 60enne residente a Pesaro che patteggia la pena per le lesioni e la resistenza a pubblico ufficiale ma è pronto ad affrontare il processo per la contestazione del porto abusivo d’armi, quello riferito al suo martello.

Lui ama definirsi un falegname artistico e non si separa mai dalla borsa con dentro gli attrezzi del mestiere.

Il fatto risale all’11 agosto quando, complice un’abbondante bevuta, ha tirato fuori il martello per riparare l’asse sghemba della panchina su cui era seduto vicino alla Memo di Fano. I vigili urbani hanno visto la scena e sentito il rumore. Quando lo hanno avvicinato e chiesto di mostrare la borsa, lui ha reagito male e il clima è diventato incandescente. Fino a sfociare nella violenza. Il falegname ha preso a calci un agente, poi è caduto a terra e, mentre lo stavano ammanettando, ha schiacciato col corpo la mano di una poliziotta, facendole saltare un’unghia. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto abusivo di armi, il 60enne residente a Pesaro, titolare di una bottega in centro storico, aveva già chiesto scusa, in particolare alla poliziotta. Aveva detto di non averlo fatto apposta e che voleva semplicemente mettere a posto la panchina a Fano. Difeso dall’avvocato Alessandra Angeletti, ieri ha patteggiato 5 mesi ed è pronto a lavori socialmente utili per estinguere il reato. Quanto al porto d’armi è determinato ad affrontare il processo perché il suo martello sarebbe solo il suo strumento del mestiere. 

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