Nuove Terme di Carignano, la presentazione agli Stati Generali del Turismo di Fano

Nuove Terme di Carignano, la presentazione agli Stati Generali del Turismo di Fano. Uno dei rendering del progetto delle Terme di Carignano
Nuove Terme di Carignano, la presentazione agli Stati Generali del Turismo di Fano. Uno dei rendering del progetto delle Terme di Carignano
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 03:55

FANO Saranno gli Stati generali del turismo ad ospitare la presentazione pubblica del piano di rilancio delle terme di Carignano. Non ancora precisata la data, comunque da collocare verso fine mese, e da ufficializzare anche la sede, che però in passato per quello stesso evento è stata individuata nella sala Verdi del teatro della Fortuna. 


L’orientamento


Ma è ormai definitivo l’orientamento dell’amministrazione comunale fanese che intende così sedare anche le speculazioni originate dagli slittamenti di settimana in settimana dell’illustrazione alla cittadinanza dell’operazione commissionata al Politecnico di Milano da Gestione Spedalità Private, gruppo proprietario del complesso da un paio di anni. A conoscenza con il resto della giunta dei contenuti del progetto già da metà luglio, quando le carte erano state sottoposte dall’avvocato Natali all’attenzione dell’esecutivo, da Radio Fano il sindaco Seri è apparso anche un po’ seccato di fronte al fare incalzante di chi (in particolare l’Udc con il coordinatore comunale Pollegioni) non ha perso occasione per chiedere continuamente conto delle ragioni della melina intorno all’organizzazione dell’appuntamento pubblico.

La polemica


Polemica che lo stesso Seri aveva però contribuito ad alimentare, quando aveva motivato i rinvii con la difficoltà di reperire una sede sufficientemente prestigiosa e tecnologicamente attrezzata o anche quella di far coincidere le date in cui i diversi attori, a partire dai progettista, si erano dati disponibili. 
«Dietro non c’è proprio niente» ha tagliato corto il sindaco, ribadendo la volontà «di presentare come merita quella che al momento è però un’idea più che un progetto.

E non si dimentichi che per attuarla servono autorizzazioni della Regione che non riguardano solo le acque». Riferimento chiaro alla parte sanitaria del piano legata alla destinazione dei 50 posti letto previsti inizialmente per la clinica privata di Chiaruccia, rivendicati poi per il Santa Croce e dunque per la sanità pubblica e di cui l’assessore Saltamartini non ha ancora chiarito la destinazione ultima, quando nel frattempo la proprietà delle terme li ha evocati per la struttura convenzionata da dedicare ad ortopedia e riabilitazione che dovrebbe insistere nel perimetro dell’area termale. Non è però solo con la Regione che bisogna fare i conti «ma anche con altri soggetti come la Sovrintendenza con cui c’è stato un nuovo incontro. 


La disponibilità


«Da parte nostra - ha anche riaffermato Seri - resta la massima disponibilità nel favorire un investimento importante che farebbe da volano per l’economia e attirerebbe ulteriori capitali, dando impulso anche a quel turismo di alto livello che in questa città può esprimere un potenziale». Del progetto che inevitabilmente polarizzerà la discussione anche nel convegno organizzato per l’11 novembre dal comitato Riapriteci le terme, si sa che ambisce ad essere ambientalmente sostenibile. con la riqualificazione delle strutture termali e il riutilizzo delle acque accompagnati dalla realizzazione di albergo a cinque selle, Spa e centro per la chirurgia estetica. 

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