Il Comune di Fano occupa lo stabile degli scavi: sgomberato il cantiere di via Vitruvio

Il cantiere di via Vitruvio prima di essere sgomberato
Il cantiere di via Vitruvio prima di essere sgomberato
di Massimo Foghetti
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Domenica 16 Aprile 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:55

FANO - Tutto si sta organizzando per una rapida ripresa degli scavi in via Vitruvio. Dopo la notizia, diffusa dall’onorevole Antonio Baldelli, relativa alla concessione da parte del Ministero della Cultura di 45mila euro per ampliare le ricerche, ieri il Comune ha notificato al proprietario del palazzo, nel cui cortile sono venuti alla luce gli interessanti reperti romani, una ordinanza di occupazione dello stabile e nel frattempo via Vitruvio è stata liberata dalle strutture che ne occludevano in parte il transito, dato che anche la stessa potrebbe essere oggetto di scavi.

  

La collaborazione 

A questo riguardo occorre segnalare la proficua collaborazione che sta dando Paolo Antonioni, l’imprenditore che aveva iniziato la ristrutturazione della stabile e che ha dovuto sospendere i lavori per i ritrovamenti effettuati. Nel frattempo non ha mai cessato di seguire la vicenda la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Ancona che è stata in continuo contatto con il Ministero della Cultura per poter continuare gli scavi. «Ringrazio - ha detto la Soprintendente Cecilia Carlorosi – il ministro e la direzione generale per i finanziamenti che ci sono stati accordati, dopo che il nostro progetto di scavo è stato valutato positivamente. Ora ci impegneremo a fondo con tutte le nostre attività di studio e di ricerca per accertare la pertinenza delle rovine che sono state scoperte a Fano; nel frattempo stiamo perfezionando tutto l’iter amministrativo per un progetto che per noi ha acquisito la massima priorità. Al momento i soldi sono sufficienti, ma ovviamente le risorse sono suscettibili di dover essere integrate se lo scavo desse i risultati che noi stessi ci auguriamo». Lo stesso on. Baldelli ha parlato di un primo finanziamento, «A cui – ha detto – seguiranno molti altri», segno che l’attenzione del Ministero è grande.
Da parte della Soprintendenza si attende anche la firma finale di una convenzione con il Comune, le università di Ancona e di Urbino e il Centro Studi Vitruviani che, in corso di elaborazione da due anni per la revisione di diverse bozze, dovrebbe essere giunta allo stadio finale.

Si tratta di un accordo che dovrebbe accentuare gli studi e le ricerche nel sottosuolo della città. Ovviamente la notizia dei finanziamenti ha destato la soddisfazione anche del Centro Studi Vitruviani, il cui presidente Dino Zacchilli ha dichiarato: «E’ un’ottima notizia. Si proceda velocemente con gli scavi mettendo in campo tutte le risorse economiche e tutte le competenze utili a comprendere la natura dell’importante ritrovamento nella mappa di Fanum Fortunae. Il Centro Studi Vitruviani è a disposizione con il suo comitato scientifico». 

Il comitato

Comitato di cui fanno parte illustri studiosi a livello internazionale, come il professor Howard Burns della scuola Normale di Pisa o la professoressa Ingrid Rowland alla Scuola di Architettura dell’Università di Notre Dame (Indiana, Usa) presso il campus romano, il Rome Global Gateway, oppure Werner Oechslin professore emerito di storia dell’arte e dell’architettura del Politecnico federale di Zurigo e altri. Tra l’altro è stato proprio Zacchilli a suggerire di impiegare i 20.000 euro a disposizione del Comune per scavare direttamente in via Vitruvio.

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