FANO Si appropria dell’auto dell’ex amante e quando lei la rivuole, partono le minacce. Davanti al gup è finito un 55enne pugliese residente a Fano con l’accusa di atti persecutori, violazione di domiclio e appropriazione indebita. Una volta terminata la loro storia, lei aveva preteso la restituzione del suo veicolo.
I fatti
Ma di fronte alle richieste della donna lui aveva risposto con svariati messaggi whatsapp in cui ricordava alla donna i suoi precedenti penali e il carcere già scontato con l’intento di dimostrarle che faceva sul serio. «Non ho paura di tornare in carcere» le avrebbe detto.
La minaccia
«Dirò della nostra relazione - aveva minacciato - a tuo marito e al tuo datore di lavoro». Pretendeva che lei firmasse un foglio per legittimare la proprietà del veicolo. Spaventata, assieme alla figlia, aveva tentato di riparare in casa, ma lui sarebbe riuscito a intrufolarsi nel portone inseguendo le due sulle scale. E poi ancora altri messaggi, anche diretti alla figlia. Comportamenti che hanno portato la donna a temere per la propria incolumità, avere ansia e bloccarlo sui social e sul telefono. Evitava persino di portar a passeggio il cane. Di qui la denuncia e il caso che è finito davanti al gup. La donna si è costituita parte civile con l’avvocatessa Elena Fabbri che è pronta a chiedere 70 mila euro di risarcimento.
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