Vallefoglia, ha un figlio dalla badante del padre. La moglie lo scopre e scatena l'inferno: davanti al giudice per stalking

Ha un figlio dalla badante del padre, la moglie lo scopre e scatena l'inferno: davanti al giudice per stalking. Nella foto il tribunale di Pesaro
Ha un figlio dalla badante del padre, la moglie lo scopre e scatena l'inferno: davanti al giudice per stalking. Nella foto il tribunale di Pesaro
di Luigi Benelli
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 22:38

PESARO Molesta l’amante del marito e viene accusata di stalking: ieri è finita davanti al giudice per l’udienza preliminare. E’ una storia complicata e intrecciata, degna di una sceneggiatura da grande serie televisiva, che coinvolge tre residenti di Vallefoglia. Tutto ha inizio quando una donna di 50 anni scopre che il marito ha un’amante. Ma non è una scappatella qualunque, perché ben presto acquisisce anche la certezza che l’uomo aspetta addirittura un figlio dalla donna, di qualche anno più giovane di lui. 

La scoperta

Come si sono conosciuti? Lei era la badante del padre del fedifrago. E quel rapporto di lavoro è diventato molto di più. La moglie sulle prime riesce a perdonarlo, ma le cose precipitano quando nasce il bambino. Lui non riesce più a tenere la situazione in equilibrio tanto che la moglie non può più accettare l’ambigua vicenda e così lui va a vivere da un’altra parte. Ma è qui che secondo l’accusa lei avrebbe iniziato a seguirne i movimenti. Una volta si sarebbe presentata nella nuova casa di lui e qui ha trovato l’amante.

Le scintille

Tra le due sono state subito scintille.

Dalle parole ai fatti il passo è stato brevissimo tanto che le due si sarebbero accapigliate, tirate per i capelli fino ad avere una colluttazione vera e propria sotto gli occhi dell’uomo che le due si contendevano. E’ stata la badante ad avere la peggio tanto che è finita al pronto soccorso. Visitata dai sanitari è stata di messa con alcuni giorni di prognosi. Elemento utilizzato a supporto della querela che la badante ha presentato nei confronti della moglie. Vuotato il sacco, è stato costruito il fascicolo. Secondo l’amante lei l’avrebbe pedinata, seguendo l’auto del marito per vedere se fosse in compagnia dell’amante, poi gli insulti e le chiamate telefoniche.

Le accuse

Tanto da creare un forte stato d’ansia e agitazione che hanno costretto la neomamma a modificare le proprie abitudini e condotte. Di qui l’accusa di atti persecutori. Il caso è davanti al Gup che nella prossima udienza dovrà decidere se rinviare a giudizio la donna, difesa dall’avvocatessa Paola Gennari che è pronta a smontare le accuse sostenendo che la donna sia la vera parte lesa della storia. La parte offesa, costituitasi parte civile, è tutelata dal legale Andrea Monsagrati.

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