FANO Spiagge deserte in pieno giorno, nonostante il tempo si mantenga favorevole per iniziare o prolungare una vacanza; anzi si può dire che con temperature più gradevoli, rispetto alla fornace di agosto, il mese di settembre si mostra più idoneo a favorire le presenze turistiche. Perché questo non accade?
Spiagge già deserte
Ieri a mezzogiorno le spiagge del Lido erano gremite di ombrelloni chiusi e sul lungomare gli alberghi troneggiavano su passeggiate vuote.
«Agosto – ha detto – è stato un mese deludente, specie per il calo di presenze che si è verificato nelle prime due settimane. Ciò nonostante il consuntivo del mese si è salvato grazie all’aumento dei prezzi che si è reso inevitabile in considerazione dell’andamento della economia nazionale. Agosto solitamente è il mese che riesce a dare una svolta economica all’impresa ed è l’incasso a fare la differenza». A questo riguardo ogni albergo deve fare i conti con una sua situazione personale dove c’è chi vince e c’è chi perde. Tra l’altro secondo Giampaoli è difficile individuare un’unica causa del risultato deludente di una stagione che si credeva proficua: il carovita che impone alle famiglie drastici risparmi? L’aumento dei mutui che comporta l’annullamento delle vacanze? La chiusura della Contessa che dirotta il turismo umbro su altri lidi? O il piano strategico del turismo che non funziona?
Forse è un po’ di tutto questo. Fatto sta che il calo più sentito è stato quello degli stranieri per la mancanza di una vera e propria promozione all’estero. I contatti con Gandia in Spagna e la promozione del brodetto a Londra, sono stati considerati del tutto insufficienti. Più che le grandi strategie che hanno lasciato la situazione che hanno trovato è il vecchio tradizionale passaparola che per Giampaoli funziona. Per Bruno Rapa, titolare dell’hotel Casadei, siamo in presenza di cambiamento radicale del modo di fare vacanza. «Una volta si chiamava – evidenzia – “villeggiatura” perché durava un mese, oggi un weekend è la prassi più consolidata; magari più di uno durante l’anno, ma in località mordi e fuggi diverse ed è questo che produce il calo di fatturato».
Il target familiare
La proposta è quella di creare dei micro-flussi esteri mirati derivanti da rapporti di gemellaggio o da occasioni particolari. Insomma una promozione a largo raggio otterrebbe scarsi risultati. Il piano strategico del turismo ha azzeccato per Luciano Cecchini dell’Hotel Metauro il turismo familiare come obiettivo principale, ma è un obiettivo che già gli operatori perseguivano da tempo e quindi non è stata una novità. I risultati si desumono dalla attuale situazione, dopo 3 anni in agosto si registra un calo di presenze. Forse qualcosa è da rivedere.
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