PESARO - Cinque punti dedicati allo screening Covid di massa voluto dalla Regione Marche. La ratio è quella di luoghi a servizio dei quartieri della città. I cinque punti saranno attivi a rotazione e verranno allertati in base alla collocazione del quartiere i cui residenti parteciperanno allo screening.
L’elemento base per il riconoscimento degli utenti sarà la tessera sanitaria, al momento l’unica certezza in un’impresa che risulterà davvero ciclopica.
Il materiale
Già distribuiti ai distretti di Pesaro e Urbino 300 kit ciascuno per l’effettuazione dei test.
Una grande sfida
Un’operazione, gratuita e volontaria, che in una settimana dovrebbe permettere di controllare circa un milione di persone. Lo screening partirà dal 18 dicembre dai capoluoghi di provincia Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli e Fermo, ai quali si aggiungerà Urbino.
«Ci rendiamo conto che non sarà un’operazione semplice – continua Ricci -. Ci auguriamo che Asur e Regione Marche riescano a trovare il personale sanitario sufficiente ad effettuare i tamponi, da quello dipenderà anche l’organizzazione logistica».
Nel frattempo l’Amministrazione ha deciso di coinvolgere anche «Protezione Civile e volontari di Quartiere – aggiunge l’assessore con delega alla Salute Mila Della Dora –. Uomini e donne in grado di raccogliere le esigenze dei pesaresi e di captare, a volte per primi, le necessità emergenti. La loro presenza è stata fondamentale anche nella distribuzione delle mascherine, dei bonus e dei saturimetri, a loro il ringraziamento di tutta l’Amministrazione per essersi, ancora una volta, messi a disposizione della città».