Svalica i confini regionali per litigare con la fidanzata, i vicini chiamano la Polizia: multa e denuncia

Svalica i confini regionali per litigare con la fidanzata, i vicini chiamano la Polizia: multa e denuncia
Svalica i confini regionali per litigare con la fidanzata, i vicini chiamano la Polizia: multa e denuncia
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Martedì 26 Gennaio 2021, 02:50

PESARO - Una lite furibonda in piena notte, tanto che i vicini chiamano la polizia. Il fatto è accaduto in via Giordano Bruno,in centro e a due passi dalla Questura, nella notte tra domenica e lunedì attorno alle 2,30.

Secondo quanto si apprende una coppia di fidanzati ha iniziato a litigare e in toni abbastanza accesi e veementi. Parole sempre più pesanti e un tono di voce sempre più alto fino a mettere in allarme i vicini. Il tutto condito da uno stato di alterazione psicofisica di entrambi.

Anche espulso

Alla base del litigio ci sarebbero motivi legati alla gelosia.

Sul posto è intervenuta attorno alle 2,45 la volante che ha provveduto a calmare gli animi e identificare i due giovani. In particolare lui, 31 anni, albanese, non era in regola coi documenti. Risulta residente a Rimini, motivo per cui è stato sanzionato per inosservanza della normativa covid in quanto arrivato a Pesaro da fuori regione. Dunque per lui una multa da 400 euro. Ma non è tutto perché è stato denunciato in quanto all’interno dello zaino aveva un coltellino, considerato un’arma atta a offendere. La lite con la fidanzata si è fermata solo a urla, non le ha messo le mani addosso. Il giovane, già noto nell’ambito dell’assunzione di droghe, è stato quindi espulso. Nella giornata di ieri i poliziotti lo hanno dovuto accompagnare al centro per identificazione ed espulsione di Gorizia. Nei prossimi giorni verrà rimpatriato. Non è stata l’unica lite delle ultime ore, perché sabato sera è scoppiato un parapiglia in un supermercato di Villa Fastiggi. Una storia dai contorni poco chiari ma pare che una commessa abbia indicato una cliente come la responsabile di un furto di un pacco di pasta avvenuto un mese prima. Ne era passato di tempo e perdipiù la signora era con la mascherina. Da qui il diverbio. La donna accusata infatti è andata su tutte le furie sentendosi additare come colpevole, ha reagito in malo modo e ha chiamato il figlio. Al suo arrivo figlio, urla e insulti tanto che è stata chiamata la polizia. Chissà se le due contendenti presenteranno querela, una per furto l’altra per ingiuria o se tutto cadrà nel vuoto.

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