Positivi al Covid se ne infischiano della quarantena e vanno al supermercato a fare la spesa: denunciati

Senigallia, positivi al Covid se ne infischiano della quarantena e vanno al supermercato a fare la spesa: denunciati
Senigallia, positivi al Covid se ne infischiano della quarantena e vanno al supermercato a fare la spesa: denunciati
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 16:59

SENIGALLIA - Denunciate tre persone per aver violato la quarantena, due delle quali positive al virus. Erano andate a fare la spesa e a incontrare un amico. Due sono di Senigallia, una di Trecastelli. Sono state invece 185 le multe per inosservanza dei provvedimenti anti-Covid.

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«È stato un anno molto impegnativo quello appena trascorso per il personale del Commissariato - spiega il dirigente Agostino Maurizio Licari -, occupato in una pluralità di attività finalizzate alla prevenzione dei reati, alla repressione e al controllo anche in relazione allo stato di emergenza legato al Covid 19».

I numeri

In collaborazione alle altre forze di polizia, come disposto dal Questore, sono stati effettuati oltre 150 servizi per verificare 7mila persone e veicoli e 450 esercizi commerciali.

In estate, con l’ausilio del reparto prevenzione crimine di Perugia, della Polizia stradale e delle unità cinofile della Questura di Ancona, sono stati organizzati 20 servizi con oltre 250 agenti. La presenza della polizia con l’identificazione e le denunce di giovani responsabili di episodi violenti e risse, ha consentito di frenare il fenomeno che aveva destato un certo allarme, e di ridurre i danneggiamenti a carico delle strutture balneari. «Su questo fronte - sottolinea Licari - costante è stata la collaborazione con i rappresentanti delle associazioni di categoria per fornire un’efficace risposta».

La tutela

Il settore Anticrimine è stato impegnato nelle indagini in materia di reati contro la persona, tra cui quelle previste nel Codice rosso: maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate o atti persecutori. Diversi sono stati i provvedimenti dell’autorità giudiziaria cui è stata data esecuzione a tutela di donne o minori. L’ultimo riguarda la georgiana aggredita da un connazionale sul lungomare Mameli, arrestato dopo pochi giorni. Inoltre, insieme al personale dell’Ispettorato del Lavoro di Ancona, è stata scoperta e fermata un’attività di sfruttamento di lavoratori extracomunitari. Sono stati infine rilasciati oltre 1.500 permessi di soggiorno, circa 400 licenze di porto d’armi e circa 1.000 rilasci di passaporti, oltre al a ritirare numerose armi a persone non idonee o pericolose.

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