Pesaro, i gestori delle palestre incrociano le dita per il 25 maggio: «Noi abbandonati. E gli spazi all'aperto?»

Pesaro, i gestori delle palestre incrociano le dita per il 25 maggio: «Noi abbandonati. E gli spazi all'aperto?»
Pesaro, i gestori delle palestre incrociano le dita per il 25 maggio: «Noi abbandonati. E gli spazi all'aperto?»
di Camilla Cataldo
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Venerdì 15 Maggio 2020, 04:35
PESARO - Lunedì 25 maggio dovrebbe essere il giorno giusto. Le palestre, finalmente, riaprono. Ma non mancano i laumori per questa fase 2 Covid, anzi. «Sono arrabbiata e delusa perché siamo stati dimenticati dal mondo, non sappiano le normative a cui dovremo andare incontro: si possono fare i gruppi? Come mantenere la sicurezza? Ho già programmato la sanificazione per settimana prossima, ho chiesto un incontro con il sindaco, ma nessuno sa niente – afferma Federica Baioni di Officina in Movimento Coop. Arl -. Ci stanno facendo riaprire per farci chiudere».

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«Con alcune palestre ci incontreremo lunedì per definire le linee guida generali. Farò tutto ciò che serve, ma i miei ragazzi troveranno il posto di lavoro? Non lo so. Siamo attivi sui social e abbiamo continuato a dare tutto gratuitamente, ora proponiamo un questionario per capire chi vorrà rientrare. Se potremo sfruttare spazi all’aperto che ce lo dicano e poi dove andiamo? Cercheremo di contattare la Regione». 
 
Noi dimenticati

Luca Fontana dell’Activa è sulla stessa lunghezza d’onda: «Se apriamo con tante restrizioni, abbiamo un cappio al collo e non sappiamo se riusciremo a tenere duro da qui a Natale. I costi sono alti e difficilmente riusciremo a coprirli, lavorando con un terzo delle persone. In più non ci hanno detto con quali restrizioni e normative aprire, in una settimana non riusciamo a metterci a norma. Se mi allontano un attimo e due clienti vanno in bagno di chi è la colpa, mia o loro? Non posso stare col fucile puntato tutto il giorno. Così scontentiamo tutti». 
Daniele Citterio, del Family Fitness Center non si discosta: «Faremo sanificare la palestra, abbiamo comprato tutti i prodotti, dispenser, mascherine, ne abbiamo preso una dotazione in più per i clienti. Abbiamo una piccola sala pesi che usiamo come centro personal e normalmente lavoriamo con due persone alla volta. Pare ci vogliano 7 metri di distanza e quindi faremmo lezione con 7-8 persone ma ancora non ci sono linee guida. Abbiamo gli abbonamenti fermi da 2 mesi da far consumare, ci vorrà tempo prima di tornare ad avere degli introiti. La situazione comincia a essere pesante, i fissi come gli affitti continuano ad arrivare e ora ci sono i costi della sanificazione. Probabilmente non si potranno usare spogliatoi e docce, prima molti erano abituati a venire nella pausa pranzo dal lavoro. Avrà un impatto, le problematiche sono tantissime. Terremo aperto anche ad agosto per far consumare le tessere e a settembre avere qualche flusso di cassa, che per due mesi non ci saranno». 
Si va a tentativi
Thomas Ceccolini di TPFIT conclude: «La palestra è divisa su due piani con sala funzionali e attrezzi, due spazi da cento metri: terremo 4 persone per stanza più il personal. Lo spazio verrà delimitato da un contorno con lo scotch, ognuno avrà almeno 4 metri di spazio, preparerò gli attrezzi in ogni postazione. In ogni sala ci saranno minimo 5 spruzzini con detergente apposito, finito allenamento ognuno sanificherà i suoi attrezzi e io i miei. Niente spogliatoi né docce, le scarpe vanno cambiate all’entrata, uno per volta, saranno lasciate in una busta chiusa. Gel per le mani all’entrata e un’ora di lezione, con un quarto d’ora tra uno e l’altro. E’ richiesta la massima puntualità e la prossima settimana sanificherò le sale. Io lavorerò con mascherina e guanti e il cliente pare di no, non è regolare fare attività con la mascherina. Online sto avendo tante soddisfazioni, molte persone continueranno ad allenarsi in questo modo, l’80% vuol tornare, è stanco di stare a casa. Il problema è che a luglio e agosto di solito si lavora meno e sono sicuro che qualcuno aspetterà settembre per tornare, c’è un po’ di paura. Io comincio alle 6 di mattina e vado avanti fino alle 21». 
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