Coronavirus, fase 2 a Marche Nord: chiudono due rianimazioni e riparte l'attività chirurgica

Coronavirus, fase 2 a Marche Nord: chiudono due rianimazioni e riparte l'attività chirurgica
Coronavirus, fase 2 a Marche Nord: chiudono due rianimazioni e riparte l'attività chirurgica
di Letizia Francesconi
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 07:14

PESARO - Marche Nord si prepara alla fase due del Covid. Parte oggi una maxi riorganizzazione fra i presidi di Pesaro e Fano per riconvertire reparti aperti nei giorni più drammatici dell’emergenza e progressivamente riaprire al Santa Croce di Fano l’attività chirurgica “pulita”.

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Dalla riorganizzazione in atto l’azienda ospedaliera spera di recuperare infermieri e medici che fino ad ora hanno lavorato in trincea. Saranno rimodulate le sale di Rianimazione del San Salvatore che passeranno da cinque a tre, segnale di una frenata della fase più acuta del virus. Al Santa Croce di Fano invece Marche Nord punta a riattivare una serie di attività “pulite” e le sale di Chirurgia generale e Ortopedia per urgenze e altri interventi. 
 
Diminuisce la pressione sulle Terapie Intensive del San Salvatore, a confermarlo è anche il primario, Michele Tempesta. Con la nuova rimodulazione e l’accorpamento delle sale di Terapia Intensiva, l’attuale Rianimazione numero 4 avrà una dotazione ampliata di 18 posti per accogliere pazienti Covid dalla terapia intensiva e altri pazienti trasferiti dalle sale di Medicina d’Urgenza. Dai prossimi giorni l’azienda ospedaliera valuterà anche la chiusura di una sala della Murg delle due aperte già dalla primissima fase dell’emergenza. E infine il reparto di Rianimazione numero 3, ex Cardiologia, avrà una dotazione allargata di 14 posti letto con monitoraggio. Un riassetto questo, che comporterà il passaggio da un presidio all’altro di personale, infermieri e Oss, che da Pesaro dovranno spostarsi al Santa Croce di Fano e altri trasferiti a Fano nella fase uno, che rientreranno a Pesaro. Dalla riorganizzazione dei reparti Covid, secondo i calcoli delle parti sociali del comparto sanità, si andranno a recuperare almeno 9 infermieri per turno, con una boccata d’ossigeno per fronteggiare le carenze di personale. Si studia una riorganizzazione dell’intero Blocco operatorio del presidio di Fano con lo spostamento di operatori sanitari da Pesaro. La direzione Marche Nord guarda al polo fanese per la gestione dell’attività medico sanitaria di medio-lungo periodo non Covid. Sono stati già attivati dalla scorsa settimana 9 nuovi posti letto puliti nelle sale dell’ex Pneumologia che vengono utilizzati come filtro per supportare e incrementare l’attività del Pronto soccorso, riuscendo a garantire più accessi e posti di degenza per l’osservazione breve, prima che i pazienti siano trasferiti nelle aree chirurgiche aperte. Allo studio dell’azienda ospedaliera per affrontare la fase due, c’è ora l’apertura di un reparto di Medicina con 11 posti letto ma si sta valutando in particolare l’accorpamento di altri reparti attualmente inutilizzati per riattivare gradualmente l’attività di chirurgia per le urgenze e altri interventi di routine. 
Il personale
Al presidio di Fano ci sono due sale dove è garantita l’attività di chirurgia interventistica e urologia ma l’azienda ospedaliera va nella direzione di recuperare spazi e posti letto per riaprire altre sale di chirurgia generale e ortopedia garantendo così l’intera attività del Blocco operatorio.

La riorganizzazione dell’ospedale di Fano è al centro di una comunicazione inviata dalle parti sociali e dagli operatori sanitari Rsu interni, all’azienda ospedaliera per monitorare il passaggio in sicurezza del personale sanitario da un ospedale Covid a un presidio non Covid.

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