Coronavirus, Pesaro piange la sua terza vittima. Pronta un'altra Rianimazione

Coronavirus, Pesaro piange la sua terza vittima. Pronta un'altra Rianimazione
Coronavirus, Pesaro piange la sua terza vittima. Pronta un'altra Rianimazione
di Silvia Sinibaldi e Letizia Francesconi
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Giovedì 5 Marzo 2020, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 07:08

PESARO - Ieri il terzo decesso (quarto nella regione) di un paziente colpito da Coronavirus. Anche in questo caso si tratta di una persona con gravi patologie precedenti. Si tratta di Mario Gandolfi, 78 anni di Fano, ricoverato da venerdì scorso al San Salvatore dove è giunto a seguito di una crisi cardiaca. Presentava già uno stato febbrile ma la precedenza è stata data all'emergenza cardiaca.

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E' stato sottoposto intervento chirurgico di angioplastica con l'inserimento di uno stent. Il paziente è stato subito isolato in un letto dell'Utic e martedì è risultato positivo al virus, essendo stato sottoposto al tampone per la febbre persistente. Trasportato nella notte alla Rianimazione (allestita proprio ieri) al Santa Croce di Fano è deceduto ieri pomeriggio. Probabile un contagio già prima dell'infarto, favorito da insufficienza renale cronica che aveva richiesto la dialisi.
L'azienda Marche Nord reagisce all'emergenza con nuove misure straordinarie: assunzione di personale infermieristico per 24 unità dalla prossima settimana, apertura di una seconda Rianimazione per i pazienti positivi al San Salvatore, accorpamento di reparti fra i presidi di Pesaro e Fano, e migliaia di dispositivi di protezione individuale in arrivo per gli operatori.
 
Dei cinquanta operatori sanitari di Marche Nord in quarantena, nessuno risulta al momento positivo al Coronavirus, anche se da ieri altri 9 operatori in servizio all'Utic sono entrati in isolamento preventivo, dopo il contatto con il 78enne deceduto ieri. Gandolfi, già in isolamento, non ha avuto contatti con altri pazienti. Le contromisure adottate sono state comunicate dal dg Maria Capalbo, a Cgil-Cisl e Uil, Fials e Nursing Up. Sono state già attivate le procedure di assunzione per 24 infermieri a tempo determinato, destinati ai presidi ospedalieri per fronteggiare il diffondersi dei contagi e sopperire al personale medico e infermieristico in quarantena. «Un lavoro di squadra fra presidi ha rimarcato Capalbo - per reperire posti di Rianimazione abbiamo rimodulato l'attività dei reparti e allestito una seconda Rianimazione a Fano dotando l'azienda di posti letto, chiudendo temporaneamente il punto nascita del Santa Croce». Questo personale specializzato è stato dislocato a supporto dei reparti di Rianimazione per pazienti gravi o positivi nei presidi del San Salvatore e Santa Croce, all'interno degli spazi ex Murg, al Pronto soccorso, in Utic e Medicina d'Urgenza. Ieri pomeriggio al San Salvatore è stata allestita la terza Rianimazione di Marche Nord con 5 posti letto attrezzati.
Il personale
Altri 12 operatori socio sanitari sono stati recuperati con l'accorpamento al San Salvatore del polo Materno Infantile di Fano. Potenziato il reparto Malattie Infettive di Muraglia con tre infermieri per turno e personale operatori socio sanitari in aggiunta. Nel reparto di Osservazione breve intensiva sono stati attivati 14 posti letto con tre infermieri per separare e isolare quei pazienti che non presentano patologie o sintomi sospetti. I referenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Vania Sciumbata, Angelo Aucello e Daniele Lorusso, hanno chiesto alla direzione Marche Nord tutele e precauzioni a garanzia di tutto il personale per evitare contagi e criticità nei reparti e nei servizi più a rischio, in prima linea. Dal 31 gennaio ha spiegato il direttore amministrativo Antonio Draisci, l'azienda si era attivata per il rifornimento delle scorte. E' stato garantito il rifornimento di 80mila mascherine chirurgiche a disposizione di tutto il personale e dei pazienti a rischio e di 1400 mascherine a doppio filtraggio destinate esclusivamente ai presidi Marche Nord. Intanto l'ultimo aggiornamento, giunto ieri sera dal Gores, indica 79 casi positivi in provincia di Pesaro e Urbino. Tredici tamponi risultati positivi di cui 7 nella nostra provincia Inoltre il Dipartimento di igiene dell'Area vasta di Ascoli assiste circa 60 pesaresi in quarantena perché l'analogo servizio pesarese non ce la fa più.
Letizia Francesconi
Silvia Sinibaldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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