Clinica di Cotignola a Pesaro, via da Fano 50 posti letto: allarme del M5S. Natali: «Investimento su Carignano da ricalibrare»

Clinica di Cotignola a Pesaro, via da Fano 50 posti letto: allarme del M5S. Natali: «Investimento su Carignano da ricalibrare»
Clinica di Cotignola a Pesaro, via da Fano 50 posti letto: allarme del M5S. Natali: «Investimento su Carignano da ricalibrare»
di Lorenzo Furlani
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Giovedì 16 Novembre 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:47

FANO - Dopo 8 anni si materializza il progetto contro la mobilità sanitaria passiva dell’ex governatore Ceriscioli. Ma, in un contesto politico sanitario rivoluzionato rispetto allora, ciò avverrebbe a danno della sanità di Fano. L’allarme è del Movimento 5 Stelle a cui si aggiunge il monito dell’avvocato Natali per le possibili ripercussioni sull’investimento programmato sulle terme di Carignano, dove la società Gestioni Spedalità Privata intende realizzare un prestigioso centro di salute e benessere. 

Il progetto di Ceriscioli

“Visto che molti pesaresi vanno a Cotignola, porteremo Cotignola a Pesaro”, disse nel 2015 Luca Ceriscioli dopo l’elezione a presidente della Regione, riferendosi alla falla nella sanità marchigiana verso la Romagna in particolare per i pazienti della provincia di Pesaro Urbino che migrano verso la clinica di Cotignola per la traumatologia ortopedica.

A Pesaro Cotignola, ovvero il Maria Cecilia Hospital, arriva con il progetto già presentato all’amministrazione comunale dal gruppo Gvm Care & Research di Ettore Sansavini per una clinica a Villa Fastiggi da 80 posti letto, in parte convenzionati (l’interrogazione in Regione di un anno fa di Biancani del Pd ne fu l’avvisaglia).

Per i consiglieri comunali del M5S questa è la prova della sottrazione a Fano dei 50 posti letto di ortopedia programmati contro la mobilità passiva e congelati da 5 anni per una clinica privata convenzionata a Chiaruccia, superata dalla revoca del progetto dell’ospedale unico.

«Calata la maschera»

«Il presidente Acquaroli e l’assessore regionale Saltamartini - osservano Mazzanti, Panaroni e Fontana - sono evidentemente impegnati a togliere a Fano i 50 posti letto assegnati nel 2018 e mai attivati, nonostante la civica assise fanese abbia chiesto, con il voto contrario del centrodestra, di destinarli all’ospedale Santa Croce.

Il rischio di pervenire a questo epilogo era stato ampiamente annunciato dalla nostra consigliera regionale Marta Ruggeri già nell’ottobre 2022, nel torpore generale. Finalmente cala la maschera del centrodestra, a dispetto delle tante promesse fatte nella campagna elettorale per le regionali».

Quei 50 posti letto erano stati rivendicati anche dal gruppo Romani che un anno fa presentò al cinema Masetti il progetto di rilancio delle terme di Carignano con un investimento da oltre 40 milioni di euro per riaprire l’edificio termale e realizzare anche un centro benessere, un albergo a 5 stelle e una clinica sanitaria.

La clinica a Carignano

In seguito, assecondando l’istanza del consiglio comunale, l’avvocato Maurizio Natali aveva precisato che l’assegnazione di quella dotazione di ortopedia all’ospedale pubblico di Fano sarebbe ugualmente funzionale all’investimento di Carignano perché creerebbe una sinergia con la funzione riabilitativa delle terme (per la qualità terapeutica dell’acqua Sara) e l’attività ortopedica della clinica.

«Ma l’eventuale assegnazione di quei posti letto a un altro territorio - conferma ora Natali - mette in difficoltà il nostro progetto, che andrà ricalibrato. Certo, lo dovremo ridimensionare».

Per il M5S questa intesa con Pesaro costituisce il motivo per cui i vertici della Regione hanno snobbato l’invito di Fano a partecipare a un consiglio monotematico sulla sanità, mentre per ben due volte hanno già aderito alle analoghe richieste partite da Pesaro. 

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