A Fano si lavora al campo largo, Minardi (Pd): «Riuniremo il centrosinistra allargato, ma nessuno adesso ponga veti»

A Fano si lavora al campo largo, Minardi (Pd): «Riuniremo il centrosinistra allargato, ma nessuno adesso ponga veti»
A Fano si lavora al campo largo, Minardi (Pd): «Riuniremo il centrosinistra allargato, ma nessuno adesso ponga veti»
di Lorenzo Furlani
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Lunedì 20 Novembre 2023, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 12:05

FANO - «Vogliamo allargare l’alleanza di centrosinistra che governa la città alle altre forze progressiste e riformiste - afferma Renato Claudio Minardi, segretario del Pd di Fano -. Rivendico al mio partito, che è il primo dell’attuale maggioranza, il ruolo di cerniera per cercare di realizzare la più ampia coalizione possibile: abbiamo incontrato singolarmente le diverse forze politiche, oggi è programmato l’incontro con Azione. E a giorni, forse all’inizio della prossima settimana, per la prima volta si riunirà il centrosinistra allargato per aprire un tavolo di confronto in vista delle elezioni comunali del 2024. Senza veti da parte di nessuno. Questo vale per tutti e per me per primo».

L’appello del M5S

Illustrando il progetto del centrosinistra, Minardi usa questa formula garbata - l’assenza di veti - per rispondere all’appello di Marta Ruggeri, responsabile provinciale del Movimento 5 Stelle nonché capogruppo regionale, che sabato scorso aveva dichiarato (attraverso Radio Fano) di attendere una risposta non a giorni bensì a ore dal Pd sul superamento delle primarie di coalizione come condizione preliminare per avviare un confronto sui temi programmatici al fine di estendere anche a Fano l’alleanza del cosiddetto campo largo già in atto a Pesaro (con il movimento in giunta) e in formazione a Urbino, dove le forze politiche si riuniranno di nuovo oggi per stendere il programma.

In mancanza di questa risposta, Ruggeri aveva annunciato che oggi il M5S (già alleato di Bene Comune, Verdi, Psi e la lista Ribella e con un dialogo aperto con Azione e la lista Fano dei quartieri) avrebbe cominciato a Fano la sua campagna elettorale alternativa al centrosinistra.

L’ostacolo e l’obiettivo

Il passaggio democratico che coinvolge gli elettori per scegliere il candidato sindaco, presente nello statuto del Pd ma estraneo alle regole del M5S, è emerso da mesi come un ostacolo nel dialogo interno del centrosinistra allargato, in particolare da quando il comitato FanoPrimarie ha raccolto oltre mille firme per rinnovare l’esperienza delle primarie di coalizione del 2014, che furono propedeutiche al successo alle urne del sindaco Massimo Seri.

D’altro canto, per costruire una coalizione occorre iniziare da ciò che unisce, lasciando in secondo piano per quanto possibile ciò che divide. 

«Il centrosinistra che ora governa, confermando la volontà di presentarsi compatto alle elezioni, ha individuato l’opportunità di allargare l’alleanza ad altre forze dell’area progressista - sottolinea Minardi -. Mi sono confrontato anche con il sindaco, che è stato indicato come il coordinatore dell’alleanza attuale, e c’è l’accordo per l’apertura del tavolo. La volontà di stare insieme si elabora nel confronto ed è necessario esaminare i punti programmatici della città del futuro per capire se ci sono le condizioni per arrivare a una sintesi, senza veti appunto. Poi ognuno si assumerà le responsabilità delle proprie scelte».

La città del futuro

Un altro ostacolo all’intesa potrebbe essere il no espresso due giorni fa dal M5S all’adozione del nuovo Prg. Non per Minardi, il quale evidenzia che tale strumento ha molti elementi di innovazione: «Questo non è il Prg di Falcioni, che disse abbiamo dato tutto a tutti, non è un Prg speculativo. Perciò mi sarei aspettato un atteggiamento diverso dal M5S. La storia non si può cancellare, ma la politica guarda al futuro e per battere le destre dobbiamo varare un progetto di governo per la città dal 2024 al 2050, che affronti anche temi come l’invecchiamento, i cambiamenti climatici, l’idrogeno e l’intelligenza artificiale».

La volontà, quindi, è quella di individuare le basi per un’alleanza, poi si affronterà il tema (nomi e metodo di scelta) del candidato sindaco. 

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