Bellocchi, meno rumori e polveri nell'aria
Altri prescrizioni in vista per la Profilglass

L'area industriale di Bellocchi
L'area industriale di Bellocchi
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Giovedì 9 Aprile 2015, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 18:21
FANO - L'aria di Bellocchi è meno inquinata dopo l'emissione dell'ordinanza del sindaco nel 2013.

La commissione urbanistica, riunitasi l'altra sera nella sala della Concordia, dopo le notevoli preoccupazioni espresse dai residenti, ha approfondito con l'intervento dei tecnici la situazione ambientale della zona industriale di Bellocchi: in particolar modo l'inquinamento dell'aria e lo stato di salubrità delle acque usate nei processi lavorativi.



Secondo quanto riportato dal tecnico responsabile dell'ufficio Ambiente del Comune di Fano e dagli esperti dell'Arpam di Pesaro, il giro di boa in vista di un netto miglioramento, si è svolto bel 2013, quando in seguito ad un esposto inviato dai cittadini che vivono in prossimità degli impianti produttivi è stata emessa un'ordinanza contro l'inquinamento acustico e contro la diffusione delle polveri.



Responsabilizzata in modo particolare la Profilglass, oggetto anche di una diffida emessa dalla Regione Marche, alla quale sono state imposte una serie di prescrizioni atte a scongiurare le emissioni sonore nocive, specialmente durante i turni di lavoro notturni e la dispersione delle polveri di alluminio, tramite la movimentazione interna del materiale destinato alla fusione.



"Al momento - ha assicurato Luciano Benini, responsabile dell'area aria rumore dell'Arpam - le prescrizioni sono state rispettate e in base a controlli a sorpresa, non sono emerse situazioni critiche particolari".



La situazione poi è destinata a migliorare ancora di più quando sarà completato il procedimento di valutazione ambientale in atto e il conseguente rilascio della autorizzazione integrata ambientale che imporrà alla ditta di eseguire tutte le lavorazioni all'interno dei capannoni ed effettuare le lavorazioni rumorose solo di giorno.



In più la Profilglass si è dotata di una sistema di pre-trattamento dell'alluminio da gettare nei forni che elimina ogni rischio di diossina. Dai controlli eseguiti dalla dottoressa Gioconda Bezziccheri risulta anche che le acque non vengono disperse né contaminano l'acquedotto, ma vengono canalizzate sia nelle fogne pubbliche e quindi portate al depuratore, sia al fosso dei Carrara, dove i rilievi non hanno certificato alcun inquinamento, ma per maggior cautela la ditta dovrà procedere a un trattamento prima degli scarichi.
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