A Bellocchi buche come crateri, Serfilippi (Lega): «Oltre a disagio e perdita d'immagine, si rischia l'incolumità»

A Bellocchi buche come crateri, Serfilippi (Lega): «Oltre disagio e perdita d'immagine, si rischia l'incolumità». Nella foto via Turati
A Bellocchi buche come crateri, Serfilippi (Lega): «Oltre disagio e perdita d'immagine, si rischia l'incolumità». Nella foto via Turati
di Andrea Amaduzzi
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Sabato 29 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:00

FANO - Nel quotidiano contest fra le strade messe peggio, quelle in cui si articola la zona industriale di Bellocchi continuano a fare la voce grossa. Qualcosa cambierà, di qui a fine anno, ma non tutto. Questa l’indicazione emersa in consiglio comunale, dove l’interrogazione del leghista Serfilippi ha trasferito una questione con cui tutti i fruitori di quelle arterie (operatori ma anche comuni cittadini) si misurano da troppo tempo. 

«Non c’è solo un disagio»

«Non sono in ballo solo il disagio e l’immagine, ma in certi punti, dove si sono aperti crateri profondissimi, ne va della incolumità delle persone» è stato nuovamente fatto notare, incassando dall’assessora ai Lavori pubblici Brunori rassicurazioni soltanto su via Meda, come su parte di via Einaudi e sul parcheggio al servizio del Brico, inglobati nella prossima campagna di asfaltature.

Bisognerà invece attendere più tempo per i ripristini su via Turati, dove sono stati eseguiti lavori sui sottoservizi e più recentemente Aset ha messo mano alla rete acquedottistica. In questo caso devono trascorrere i canonici sei mesi per la stabilizzazione.

Incertezza per via Filippini

Prospettiva decisamente più incerta per via Filippini. «Dovremmo operare su più di un chilometro di strada della larghezza di 12 metri. In tutto 13.000 metri quadri. E l’utilizzo massiccio da parte di mezzi pesanti impone un intervento radicale su un fondo fortemente compromesso» ha premesso la Brunori, prima di condividere l’impegnativa stima di spesa (740.000 euro) che al momento non permette di pianificare l’operazione. «Che almeno si proceda ad interventi tampone» ha a quel punto invocato Serfilippi.

In ritardo il ponticello

Sempre a Bellocchi tutta una questione di verifiche tecniche e di autorizzazioni, invece, la ricostruzione del ponticello ciclopedonale. «Era stato promesso di arrivare a soluzione entro il giugno 2022. E invece niente» è tornata a lamentare in un’interpellanza la consigliera di Fratelli d’Italia Tarsi, che ha potuto solo registrare il ripristino dell’interdizione al transito, in passato più volte violata, prima dello smantellamento definitivo dell’infrastruttura ormai inservibile.

«Purtroppo sono coinvolti diversi enti e questo ha ci ha rallentato. Adesso attendiamo l’esito delle prove di carico per procedere con la progettazione esecutiva» ha puntualizzato la Brunori, aggiungendo dettagli sulla nuova realizzazione «che sarà in acciaio e per dimensioni e conformazione simile alla precedente». Tra il paio di mesi richiesti per la definizione della pratica e gli altrettanti per il cantiere, realistico confidare che entro l’anno i residenti possano salutare l’opera. 

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