Il comune sul filo dell'arancione rafforzato, il sindaco: «Colpa di un focolaio a scuola, ma non fermatevi ai numeri»

Acqualagna, il comune sul filo dell'arancione rafforzato, il sindaco: «Colpa di un focolaio a scuola, ma non fermatevi ai numeri»
Acqualagna, il comune sul filo dell'arancione rafforzato, il sindaco: «Colpa di un focolaio a scuola, ma non fermatevi ai numeri»
di Véronique Angeletti
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Venerdì 7 Maggio 2021, 09:44

ACQUALAGNA - Tra i sette comuni marchigiani sotto osservazione, ci sono Acqualagna, Petriano e Fossombrone. Purtroppo, dati alla mano, continuano a superare i 250 contagi ogni 100mila abitanti. La soglia che potrebbe far scattare l’applicazione del regime arancione rinforzato Covid è molto alta essendo pari a 699. «Decisione – ricorda il sindaco Luca Lisi – che dipende esclusivamente della Regione Marche».

E’ ben consapevole che a pesare negativamente non sono le 150 persone in quarantena ma il rapporto del numero dei positivi, ossia 60, sul numero complessivo degli abitanti (4.251). «Numeri – spiega – che vanno analizzati nel loro contesto perché non ci sono focolai o cluster ad Acqualagna ma una prevedibile amplificazione dei contagi». 

Nel merito

Parte dall’età dei positivi. La maggior parte sono alunni della scuola primaria o dell’infanzia. «Bambini che non è possibile isolare o gestire come se fossero adulti o adolescenti e hanno diffuso il virus nelle loro famiglie. Ci sono casi di famiglie con 5, 7 positivi dove sono stati contagiati padre, madre, fratellino, sorellina, nonni, zii». Ragiona con la cronologia dei contagi e mette in parallelo le scuole medie e dell’infanzia. «A metà aprile – osserva - la segnalazione di un positivo alle medie, ha fatto scattare la quarantena per tutti i compagni di classe - tra l’altro, risultati il 29 aprile tutti negativi - e tutto è rientrato in ordine. Mentre per gli alunni della scuola primaria, lo scenario è stato del tutto diverso, in particolare per le due classi III dove i bimbi si frequentavano anche all’infuori della scuola. Tuttavia, il caso ha voluto che proprio in quel periodo, siamo stati informati della positività di un insegnante, docente in ben 8 classi e, ciò ha comportato la messa in quarantena di ulteriori 3 classi». In quel periodo sono 12 gli insegnanti in quarantena, che rendono complicata la didattica in presenza. 
Soluzione dad
«Per venir incontro all’organizzazione scolastica in difficoltà, con un’ordinanza il Primo Magio, abbiamo pertanto, imposto la Dad». Misura che ha un doppio effetto. «Da una parte, ha impedito i bimbi delle varie classi di frequentarsi e dunque intralciato la diffusione del virus come, questi giorni, lo stanno confermando i tamponi negativi molecolari ad esempio delle classi Quinte della Scuola Primaria. Dall’altro, ha confermato che il contagio era ben presente tra i bambini delle classi della terza che l’avevano trasmesso ai loro parenti. La prova - conclude - che non si tratta di un focolaio nelle scuole ma in una fascia scolastica ben precisa che, poi, ha comportato l’esplosione anche a livello famigliare» e fanno di Acqualagna, un comune osservato speciale. 
Le tempistiche
In merito alle perplessità sulle tempistiche di sospensione delle scuole, il sindaco risponde: «Appena avuto i dati, ho proceduto il prima possibile con il paradosso che, se su disposizione regionale, addirittura in zona Arancione rafforzata, le scuole sono rimaste aperte quando siamo entrati in zona Gialla sono intervenuto per mettere in sicurezza il territorio».

Mentre a Petriano, sul fatto che su 2782 abitanti, 71 persone sono in quarantena e ci sono 24 positivi, il sindaco Davide Fabbrizioli sta tuttora indagando. Perché sostiene «Non ci sono stati comportamenti diversi di quelli che la nostra comunità ha seguito scrupolosamente nei mesi precedenti». E ne sa qualcosa: tra i 5 positivi ricoverati, c’è la sua mamma. 

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