Marche, la vaccinazione rallenta. Non partirà la fascia 50-59 anni e dosi nelle aziende da giugno

La preparazione della campagna di profilassi nelle Marche
La preparazione della campagna di profilassi nelle Marche
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 12 Maggio 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 16:04

ANCONA - Per le somministrazioni dei vaccini nelle aziende, non si partirà prima dell’inizio di giugno. Fino alla fascia dei 50enni, bisognerà continuare a seguire le classi decrescenti di età e dei fragili, procedendo con la programmazione ed i tempi del Piano nazionale.

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Sono queste le direttrici su cui dovrà viaggiare la campagna vaccinale, che si appresta a diventare di massa nel vero senso della parola, dovendo abbracciare la fetta più ampia di popolazione.

A dettare la linea è stato ieri Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid, durante il confronto con le Regioni. 


Il summit
Incontro sollecitato dai territori, con diversi governatori che spingevano per avviare le somministrazioni nei luoghi di lavoro a stretto giro di posta, ma il generale ha frenato la fuga in avanti: prima va garantita la copertura alla popolazione over 50 ed a chi presenta altre patologie. La questione posta sul tavolo dalle Marche, però, è stata un’altra. Anzi, altre due. «Sono intervenuto per chiedere al Commissario, innanzitutto quanti vaccini ci manderanno a giugno e mi ha risposto che non è in grado di indicarlo – fa sapere l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini –: dovrebbero arrivare 20 milioni di sieri, ma non sa in quali date. Con i quantitativi di cui disponiamo ora, possiamo procedere con le somministrazioni solo alle categorie che stiamo già vaccinando. Non siamo in grado di partire con la fascia 50-59 perché non abbiamo i vaccini».


I nodi da sciogliere
L’assessore è preoccupato: «Dobbiamo completare i target che si sono già prenotati e stiamo diminuendo il volume delle inoculazioni: eravamo arrivati a 14mila e siamo tornati a 10mila. Così non va bene». L’altro tema sollevato è stato quello di «evitare di creare aspettative, dicendo che si partirà con le vaccinazioni di tutti gli over 50, se poi mancano le dosi. Perché poi le persone giustamente si arrabbiano». Non trascurabile, infine, la partita dei finanziamenti per garantire l’avvio delle inoculazioni nella Farmacie. Nodi che questa mattina verranno riproposti in Conferenza delle Regioni prima, e nella Stato-Regioni poi. Lunedì il Commissario aveva inviato una nota ai territori per chiedere di ammettere a vaccinazione l’intera categoria dei soggetti con comorbidità (ovvero con aumentato rischio di sviluppare forme severe di Covid19 seppur senza quella connotazione di gravità riportata per le persone fragili), senza limiti di età, ma non sapendo su quanta scorta di farmaci si può contare, diventa difficile una programmazione precisa. 


Le previsioni
Il cambio di passo richiederebbe, nelle Marche, un ampliamento della platea di chi si può prenotare, rispetto alla fascia 50-59 per la quale le registrazioni sul sito della Regione sono partite ieri. Per i soggetti con lo stesso range di età, ma senza comorbidità, Poste italiane sta lavorando all’apertura di uno slot di prenotazioni sulla propria piattaforma, ma non c’è ancora una data precisa. L’assessore nei giorni scorsi ha abbozzato una previsione parlando di un possibile avvio tra domani e venerdì, ma si tratta ancora di un’ipotesi. Intanto, per oggi è atteso l’arrivo di 52mila sieri targati Pfizer, molti dei quali serviranno però per i richiami.

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