Finanziati 350 imprenditori agricoli: con il Pacchetto Giovani c'è il ritorno alla terra

Finanziati 350 imprenditori agricoli: con il Pacchetto Giovani c'è il ritorno alla terra
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Sabato 20 Febbraio 2021, 06:22

Ritorno alla terra. È un numero in crescendo quello dei giovani imprenditori pronti ad avviare un’attività radicata nel mondo rurale e, per loro, è stata pensata una misura ad hoc che agevola le prime, delicate, fasi. Si tratta del pacchetto giovani, uno strumento che consente agli under 40, per la prima volta titolari di un’azienda agricola, di aderire ad un ventaglio di contributi presentando una sola domanda: si va da un “premio” fino a 60mila euro per l’insediamento, al cofinanziamento degli investimenti aziendali e dello sviluppo di attività “extra-agricole” nell’azienda (agriturismo, vendita di prodotti in azienda, ecc), passando per il sostegno alla formazione professionale e alla consulenza.

L’iter da seguire

Il giovane, insieme alla domanda, deve presentare un piano di sviluppo aziendale in cui descrive la sua idea imprenditoriale, che deve dimostrare di perseguire uno o più obiettivi prioritari: riorientamenti produttivi più competitivi e verso i prodotti di qualità certificati e bio, introduzione in azienda di innovazione tecnologica, azioni incisive in relazione ai cambiamenti climatici (produzione di energia da fonti rinnovabili, migliore utilizzo dell’acqua ecc,) e migliori standard di benessere animale.

In tal modo, si favorisce un ricambio generazionale di qualità che viene accompagnato con una serie di azioni sinergiche, quali il contributo economico ed il sostegno nel campo della formazione e della consulenza. Il ricambio generazionale nel settore agricolo ha inoltre rilevanti risvolti economici, poiché i giovani imprenditori sono maggiormente propensi ad innovare, diversificare, formarsi ed informarsi utilizzando anche strumentazioni informatiche e telematiche, ma ha anche positivi effetti sociali.

Gli effetti sul territorio

L’insediamento di giovani comporta infatti una maggiore probabilità che la comunità locale resti attiva e proiettata verso il futuro. Con i fondi europei del Psr 2014-2020 destinati alle Marche, ad oggi sono stati messi a disposizione 71,2 milioni di euro, ed è stato finanziato l’insediamento di 350 giovani che hanno presentato progetti con investimenti medi di oltre 300mila euro. Il sostegno al ricambio generazionale in agricoltura attraverso lo strumento del pacchetto è considerato una best practice ed è stato oggetto di uno studio del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, dal quale emerge una valutazione ampiamente positiva di questo approccio, non solo da parte dei ricercatori, ma anche degli stessi giovani agricoltori coinvolti e intervistati. I destinatari della misura hanno infatti sottolineato come il pacchetto sia stato la leva che ha consentito o accelerato la scelta di iniziare l’attività agricola, ha sostenuto progetti innovativi ed anche più ambiziosi rispetto a quelli inizialmente pensati, e consentito una crescita professionale oltre che uno sbocco lavorativo, comprensivo dell’indotto che si è creato attorno a queste nuove attività. 

Lo studio sull’attività

I giovani che hanno beneficiato del pacchetto hanno inoltre reputato fondamentale il ruolo del premio come capitale iniziale da investire, alla luce delle difficoltà di accesso al credito che permangono, soprattutto in assenza di quelle garanzie reali che ancora vengono richieste dal mondo bancario. Lo studio ha evidenziato, infine, che il pacchetto giovani, così come impostato nelle Marche, ha consentito di sostenere progetti di alta qualità, mobilitando giovani che continuano dinamicamente la propria attività con importanti effetti occupazionali e anticiclici. L’approccio sarà perciò sostenuto anche coi fondi 2021-22.

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