La farmacia del futuro all’ospedale regionale: un laboratorio robotizzato tecnologicamente più avanzato al mondo

Il progetto è stato realizzato con Loccioni. Medici da Usa e Cina per visitarlo

Michele Caporossi
Michele Caporossi
di Martina Marinangeli
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Lunedì 20 Giugno 2022, 07:30

ANCONA - La farmacia più innovativa al mondo? È made in Marche. Gli Ospedali riuniti di Ancona hanno realizzato, in collaborazione con l’impresa Loccioni - leader nel settore dello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo - un laboratorio robotizzato che ha l’obiettivo di centralizzare la produzione di farmaci sterili di tutti i reparti del nosocomio, con standard qualitativi e di sicurezza di altissimo livello e l’ottimizzazione di risorse e la riduzione degli sprechi. Si tratta del primo progetto al mondo che porta la produzione dei farmaci ospedalieri ad un livello tecnologico così avanzato e per così tanti pazienti.


Il primato
Non a caso alcuni tra i migliori ospedali di Stati Uniti, Cile, Germania, Spagna, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Cina, Giappone e Corea hanno già programmato per i prossimi mesi la loro visita nelle Marche per confrontarsi con i clinici ed i farmacisti degli Ospedali Riuniti di Ancona e per definire nuovi standard di cura. Il progetto verrà presentato mercoledì, ma intanto la direttrice della farmacia dell’azienda ospedaliera di Torrette, la dottoresa Adriana Pompili, ne illustra i dettagli tecnici.


Il quadro tecnico
«Si tratta di un laboratorio di farmaci galenici sterili in cui verranno allestiti  colliri, sacche di Nutrizione Parenterale, formulazioni ready to use di siringhe e sacche di varie tipologie di farmaci tra cui le terapie ancillari, farmaci ad alto livello di attenzione e terapie antibiotiche». La nuova farmacia dell’Ospedale di Ancona è finalizzata ad accrescere ed implementare nuovi prodotti e servizi ad alta tecnologia, in linea con l’evoluzione e le sfide provenienti da tutti i soggetti coinvolti in ambito sanitario: robotica, intelligenza artificiale, medicina personalizzata. «La collaborazione tra pubblico e privato basata sulla condivisione delle conoscenze  - evidenzia Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali riuniti di Ancona -  ci ha consentito di raggiungere risultati straordinari e rispondere in modo più efficiente ai bisogni sanitari dei pazienti». Parole condivise da Claudio Loccioni, che ha sottolineato come «dal 2007 abbiamo dato vita ad uno spazio progettuale in cui clinici, scienziati ed esperti di tecnologia condividono competenze e visioni per realizzare l’ospedale del futuro».

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