JESI Benché la sua conferma fosse fresca di qualche settimana, alla guida di Moncaro, la più grande cooperativa vitivinicola delle Marche, non sarà più lo storico presidente Doriano Marchetti, che dovrà cedere il passo alla sua vice Donatella Manetti. A destare stupore, è il turbolento ribaltone al termine di un Cda infuocato (che stando ad indiscrezioni affidabili solo l’intervento dei carabinieri avrebbe placato) e il silenzio sui motivi. Ed è questo silenzio che preoccupa il mondo vitivinicolo marchigiano, visto che la coop Terre Cortesi Moncaro, fondata nel 1964, è una realtà grande 10 milioni di bottiglie, presente in ben 40 paesi che esporta il 26,8% della sua produzione.
La classifica
La cooperativa, classificata al 63° posto nella top delle 117 cantine italiane, assorbe l’uva di ben 800 soci, è proprietaria di 115 ettari a cui si sommano altri 100 in affitto di soci che hanno scelto di affidargli le loro terre che sono gestite dalla “Cooperativa Agricola Moderna”, il vero braccio operativo. Un’azienda, forte di 38 dipendenti che, purtroppo, vantano diversi mesi di stipendio arretrati. Una situazione che da anni si verificava, ma che si era sempre risolta in tempi ragionevoli. Non quest’anno, però.
Problemi di risorse
Dallo scorso mese di ottobre, non è più riuscita a pagare i suoi fornitori e soprattutto i suoi lavoratori che minacciano di non svolgere i lavori di cura dei filoni e di potature sulle vite. Operazioni che non possono essere posticipate determinanti per la vendemmia 2024: già è noto che in diversi hanno preferito licenziarsi.
Doc Montepulciano
Un’operazione improntata sulla Doc Montepulciano con un intervento finanziario Ismea di 2,4 milioni, sotto forma di strumento finanziario partecipativo. Importo che per l'Ismea, mirava a sostenere - unitamente a risorse finanziarie private - lo sviluppo della cooperativa attraverso accordi di partnership finalizzati ad ampliare la gamma di vini prodotti e commercializzati, introducendo nuove produzioni di qualità già riconosciute e apprezzate dal mercato, tra cui i vini di Sicilia e appunto d’Abruzzo.