Sulle vongolare si spacca la maggioranza in Regione. Forza Italia: «Basta proroghe». Il Cogevo: «Valuteremo azioni legali»

Il Cogevo: "Dal 2011 la Regione non nomina il Comitato di gestione. Valuteremo azioni legali"

Sulle vongolare si spacca la maggioranza in Regione. Forza Italia: «Basta proroghe». Il Cogevo: «Valuteremo azioni legali»
Sulle vongolare si spacca la maggioranza in Regione. Forza Italia: «Basta proroghe». Il Cogevo: «Valuteremo azioni legali»
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 17:53

ANCONA - Sul nodo delle vongolare si spacca anche la maggioranza di centrodestra. I consiglieri regionali di Forza Italia Jessica Marcozzi e Gianluca Pasqui entrano in rotta di collisione con la decisione della giunta - annunciata dall’assessore Andrea Antonini (Lega) martedì a Palazzo Leopardi - di andare verso l’ennesima proroga, di altri 6 mesi, degli attuali areali di pesca. La questione è annosa e vede i consorzi di vongolare in guerra per i confini all’interno dei quali esercitare la loro attività.

Vongolare, in Regione si spacca la maggioranza. Forza Italia: «Basta proroghe»

E quello di Ancona lamenta da tempo di essere svantaggiato dalla presenza del subcompartimento di Civitanova, creato ex post, in quella che una volta era la propria area di competenza. Una vicenda spinosa su cui la politica non è mai intervenuta in maniera definitiva, andando avanti di proroga in proroga senza risolvere il problema. Ma ora gli azzurri puntano i piedi: «Basta proroghe, è tempo di decisioni concrete per la pesca alle vongole», la stilettata di Jessica Marcozzi e Gianluca Pasqui alla giunta.

Sulla vicenda si era già espresso anche il presidente del Cogevo Ancona, Giacomo Mengoni: il rappresentante delle vongolare doriche, infatti, nei giorni scorsi ha fatto pressing in Regione per evitare la proroga e allo stesso tempo ha chiesto l'accesso agli atti per verificare se l'Ente abbia negli anni rispettato l'iter delle leggi vigenti.

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Il Cogevo: «Dal 2011 non c'è  il Comitato di gestione. Valuteremo azioni legali»

«Nella seduta del Consiglio regionale del 12 dicembre - sottolinea Mengoni -, l’assessore Antonini ha ammesso che il comitato di gestione previsto dall’art. 8 del rr 19 ottobre 2009, n. 6 non viene nominato dal 2011, confermando un sospetto che avevamo già sollevato con la nostra richiesta di accesso agli atti indirizzata alla Regione Marche. È una questione molto seria se si considera il compito che ha il comitato di gestione, tra cui vi è quello di esprimere pareri sui piani di gestione dei consorzi al fine di valutarne la sostenibilità ambientale.
È ancora più grave se si considera che il comitato di gestione è composto da specifiche figure che rappresentano tutti i portatori di interesse».

«Ne consegue  - rimarca il presidente del Cogevo - che sino ad oggi le decisioni che hanno condizionato le nostre imprese di pesca sono state prese nei corridoi della politica e non sui tavoli ufficiali preposti eludendo volontariamente il confronto tra le parti. Ora abbiamo la conferma che non esistono solo delle forzature politiche, ma vi sono anche delle inadempienze amministrative. Apprezzo che l’assessore Antonini abbia preso coscienza di quanto da noi contesto, spero solamente che tale circostanza non sia solo l’occasione per procrastinare una decisione».

Mengoni è deciso ad andare avanti, nel caso in cui verrà formalizzata l'ulteriore proroga: «Valuteremo le opportune azioni legali necessarie per verificare la correttezza amministrativa dell’operato della Regione Marche, in piena coerenza e continuità con la strada già intrapresa al momento della presentazione dell’accesso agli atti».

Il comunicato di Forza Italia contro la proroga dei confini di pesca delle vongolare

«In un momento cruciale per il settore della pesca dei molluschi bivalvi, la capogruppo consiliare di Forza Italia in Regione Jessica Marcozzi e il Vice presidente del consiglio Gianluca Pasqui sottolineano con preoccupazione la persistente incertezza normativa che affligge gli operatori. Già da tempo la capogruppo Marcozzi si è battuta per dare continutà e certezza agli operatori del settore chiedendo da sempre lo stop alle proroghe. Il monitoraggio predisposto dall’art. 10 del regolamento regionale ai sensi della L.R. 20/2017 sulla distribuzione della vongola nella costa, ha oltretutto rilevato la validità degli assetti e degli equilibri attuali sia in termini qualitatativi che quantitiativi del prodotto ittico e della produttività delle imprese. Riflettendo anche sulle recenti pronunce del Tar e del Consiglio di Stato, è chiaro che le continue proroghe che procrastiano questa situazione da troppo tempo, circa 7 anni, non solo compromettono la stabilità del settore, ma sono anche in contrasto con la necessità di una gestione chiara e definitiva delle risorse marine».

«La prorogatio normativa ha creato non poche difficoltà e per troppo tempo ai piccoli imprenditori del settore e ai Consorzi di appartenenza che si vedono costretti ad operare in una situazione di continua transitorietà, impendendo loro il piendo diritto ad esercitare le attività lavorative. Le sentenze hanno evidenziato l'insufficienza delle misure transitorie e la necessità di un approccio legislativo più robusto e lungimirante. È inammissibile che i nostri pescatori vivano in un clima di incertezza, dove le decisioni di oggi possono essere rovesciate domani. Questa situazione non solo danneggia la sostenibilità economica e ambientale del settore, ma ignora anche le voci di coloro che vivono quotidianamente la realtà della pesca».

«Forza Italia si impegna a promuovere una politica di pesca che sia sostenibile, equa e rispettosa dell'ambiente ma sopratutto che dia certezze ai tanti lavoratori del settore . Inoltre tenuto conto da quanto emerso dallo studio dal quale si evince che l’individuazione di un SubCompartimento Anconetano nella Zona B di Civitanova Marche abbia garantito negli anni un bilanciato sfruttamento della risorsa marina e per tanto fondamentale ai fini di garantire il proseguo dei positivi risultati dell’ intera filiera. Forza Italia convintamente sostine il mantenimento della diversificazione delle aree, anche in ottemperanza delle pronunce della giurisprudenza amministrativa, e ribadisce il suo no verso ulteriori proroghe, auspicando soluzioni permanenti e lungimiranti che garantiscano la prosperità e la stabilità dei piccoli imprenditori e la definitiva cristallizzazione delle aree di pesca».

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