Vongolare, è guerra per un tratto di Adriatico: esposto al ministero e il Cogevo cambia presidente

Il Consorzio di Ancona rivuole l’area concessa a 25 imbarcazioni di San Benedetto Querelle che va avanti, di proroga in proroga, da 11 anni: l’ultima scade a dicembre

Vongolare, è guerra per un tratto di Adriatico: esposto al ministero e il Cogevo cambia presidente
Vongolare, è guerra per un tratto di Adriatico: esposto al ministero e il Cogevo cambia presidente
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 09:09

ANCONA - Di anno in anno, di sei mesi in sei mesi, di proroga in proroga sono passati 11 anni, anche se il decreto ministeriale da cui tutto è partito risale al 2002. E adesso il Cogevo Ancona, il Consorzio che riunisce le 74 vongolare di Ancona, in vista della scadenza - a fine dicembre - dell’ennesimo rinvio ha deciso di presentare un esposto al ministero e allo stesso tempo di chiedere l’accesso agli atti di tutti i documenti della Regione Marche.

Vongolare, la battaglia si inasprisce

Una battaglia che passa dalle parole ai fatti per la contesa dello specchio di mare a 1 km e 100 a nord del fiume Potenza dove vengono fatte lavorare 25 imbarcazioni di San Benedetto nonostante quel tratto di Adriatico sia del compartimento marittimo di Ancona. Un braccio di ferro che si inasprisce anche con il cambio alla presidenza del Cogevo Ancona: con sei mesi di anticipo rispetto alla fine del mandato si è infatti dimesso Domenico Lepretti ed il testimone è passato a Giacomo Mengoni. E proprio Mengoni ha impresso un'accelerata alla vicenda, deciso ad andare a parlare in Regione per dipanare la questione e fare in modo che in quel sub compartimento Civitanovese tornino a pescare le vongolare doriche.

Il primo atto formale della presidenza Mengoni è la richiesta di accesso agli atti inviata al Dipartimento sviluppo economico della Regione Marche in cui si chiede di conoscere l'atto di nomina del comitato di coordinamento per garantire un adeguato monitoraggio della gestione eco-compatibile delle risorse, previsto dall'articolo 8 del regolamento regionale del 19 ottobre 2009, ma anche i nominativi dei membri che lo compongono. Inoltre il Cogevo Ancona chiede di ottenere copia del regolamento del comitato di coordinamento e tutti i pareri che il comitato ha espresso in merito a tutte le proroghe sulla vicenda che si sono susseguite da 2012 al 2023.

Esposto al ministero: «Le 25 vongolare devono tornare a San Benedetto»

È invece del 2 ottobre l'esposto al ministero, Direzione generale della pesca marittime e dell'acquacultura, in cui si evidenziano due fatti: il primo è che - secondo il Cogevo - il consorzio Covopi di San Benedetto «non possegga i requisiti di rappresentatività e che non possa essere riconosciuto come consorzio di gestione della pesca dei molluschi bivalvi perchè non comprende almeno il 75% delle imprese autorizzate».

Il secondo motivo dell'esposto riguarda invece la motivazione per la quale si è deciso di fare pescare 25 imbarcazioni nello specchio d'acqua di non competenza.

«La deroga al regolamento regionale del 19 ottobre 2009 era stata finalizzata a ridurre lo sforzo di pesca di San Benedetto che all'epoca era di 49.800 kg di molluschi bivalvi al giorno». Trasferendo le 25 imbarcazioni si arrivava ridurre la pesca a 34.800 kg. «Ma il Decreto ministeriale del 27 dicembre 2016 ha ulteriormente alleggerito lo sforzo di pesca riducendo il quantitativo giornaliero massimo pescabile da 600 kg a 400 kg e ridotto le giornate di pesca settimanali da 5 a 4». Concludendo: «Le 25 imbarcazioni possono rientrare nel compartimento di San Benedetto in quanto il quantitativo massimo giornaliero catturabile sarebbe pari a 33.200 kg, decisamente inferiore rispetto a quello ritenuto sostenibile a seguito del regolamento regionale del 2009».

Il Cogevo Ancona: «Nel 2023 bilancio drammatico: pescato dimezzato»

Il Cogevo Ancona rappresenta un bilancio drammatico per la produzione del 2023: «Il pescato si è dimezzato rispetto all’anno precedente, mentre le 25 vongolare sanbenedettesi si permettono pure di inviare prodotto presso i compartimenti veneti per il ripopolamento per altro a scopo di lucro. I dati sono ufficiali e ben noti alla Regione Marche, in quanto ogni anno al 30 di novembre i consorzi di gestione devono inviare una relazione consultiva al Dipartimento sviluppo economico della Regione Marche ed ottenere il benestare del comitato di coordinamento». 

Il neopresidente Giacomo Mengoni cerca di placare gli animi dei propri associati, ma permane una forte agitazione tra le imprese ittiche che da un lato soffrono la crisi del momento e dall’altro si sentono vittime dell’ennesima ingiustizia da parte della Regione Marche.

Mengoni è fiducioso del cambio al vertice del Dipartimento sviluppo economico della Regione Marche, in quanto confida che il nuovo dirigente dottoressa Daniela Tisi si farà garante della correttezza amministrativa e saprà ascoltare le istanze di tutte le parti interessate.

Insomma, secondo il Cogevo Ancona non ci sono più margini per ulteriori deroghe: le 25 vongolare devono fare rotta verso San Benedetto.

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