ANCONA C’è ancora qualcosa di irrisolto, almeno a Palazzo Raffaello, nell’offerta presentata da SkyAlps per gestire i voli di continuità territoriale delle Marche e la quadra ancora da trovare riguarda non solo i soldi da mettere sul piatto, ma forse anche chi debba dire l’ultima parola. Così ieri l’atteso via libera della giunta Acquaroli sul cambio di vettore è slittato (solo di qualche giorno, nelle dichiarazioni pubbliche del governatore) mentre SkyAlps scalpita, dovendo organizzare in meno di due settimane i piani operativi dei voli, le proposte commerciali e la bigliettazione su internet delle tre nuove rotte tra Ancona e gli scali di Linate, Fiumicino e Napoli.
Il debutto
Già ieri mattina la compagnia degli “Ambasciatori delle Alpi” ha inviato ad Ancona International Airport una richiesta formale via pec per poter basare sul Sanzio, già dal 31 marzo, alla vigilia del primo volo previsto, un suo velivolo per coprire le rotte su Milano e Napoli, mentre la Roma-Ancona sarebbe coperta con un velivolo di stanza a Fiumicino.
Contributi pubblici
Ma i contributi pubblici, almeno in partenza, sarebbero dunque quasi raddoppiati rispetto al bando Enac, per un pacchetto di voli decisamente più scarno dall’attuale. Si passerebbe dai dieci voli giornalieri garantiti fino al 31 marzo da Aeroitalia (otto nel weekend) con andata e ritorno in giornata sulle tre rotte a una formula di SkyAlps che - pur assicurando due rotazioni giornaliere su Milano (che scendono a una nel weekend) - sacrifica la rotta per Roma con una combinazione sfalsata, che non garantisce il ritorno in giornata partendo da Ancona, e riduce Napoli e due voli settimanali andata e ritorno il lunedì e venerdì. Non è questione di soldi, rimarcavano ieri nell’entourage di Palazzo Raffaello, ma senza questo esborso aggiuntivo richiesto probabilmente non avrebbero avuto tanto peso alcuni dettagli tecnici di questa procedura che si sta cercando di superare con interlocuzioni serrate tra Ancona e Roma. Come ad esempio: chi deve dare l’ultimo via libera all’offerta di SkyAlps? Spetta alla Regione in quanto finanziatrice insieme al Governo dei voli di continuità territoriale (a bilancio 3,1 milioni l’anno per un triennio)? Oppure all’Enac, che ha le competenze tecniche migliori per valutare la congruità di un’offerta di una compagnia aerea? Ieri comunque il governatore Francesco Acquaroli confidava di limare gli ultimi dettagli nel giro di pochi giorni. «C'è un’interlocuzione fitta tra ministero, Regione ed Enac che deve portare alla scelta definitiva su questa fase transitoria fino al nuovo bando - ha detto. - Nell’arco di qualche giorno, forse anche prima che finisca la settimana dovremmo avere tutto più chiaro».