Personale (qualificato) introvabile nelle Marche: «Giovani, il futuro è nella manifattura»

Personale introvabile: «Giovani, il futuro è nella manifattura»
Personale introvabile: «Giovani, il futuro è nella manifattura»
di Martina Marinangeli
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Martedì 26 Settembre 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 13:57

ANCONA Cresce l’occupazione nelle Marche, ma molti profili - specie quelli qualificati - chiesti dal mercato restano introvabili. Un leitmotiv che accompagna il mondo del lavoro marchigiano ormai da molti, troppi mesi. E che ritorna nell’analisi tracciata da Confartigianato Marche, presentata ieri ad Ancona alla presenza, tra gli altri, della sottosegretaria al Mef Lucia Albano e del presidente nazionale dell’associazione di categoria Vincenzo Mamoli. Al secondo trimestre del 2023 nella nostra regione l’occupazione segna un aumento dell’1,1% su base annua, trainata dal +7,8% delle Costruzioni e dal +2,8% del Manifatturiero. E si ritorna ai livelli occupazionali pre pandemia (+0,5%).

 
Il ruolo delle Pmi


 

La crescita delle assunzioni previste in autunno nelle Marche è trainata dalle micro e piccole imprese fino a 49 dipendenti, che salgono dell’1,4%, mentre le aziende medio-grandi sono in calo dell’1,7%.

Ma la difficoltà di reperimento del personale a settembre si attesta sul 54,9%, in salita rispetto al 48,7% registrato nello stesso periodo del 2022. Siamo la terza regione italiana per gravità del fenomeno, dietro a Friuli Venezia Giulia e Umbria. 


L’appello al cambio di passo arriva dal governatore Francesco Acquaroli, che ha lanciato «un invito ai giovani per far comprendere che c’è un importante futuro nella manifattura della nostra regione. Nella piccola e media impresa c’è un’opportunità di lavoro vero. Serve una nuova cultura del lavoro - ha aggiunto - valorizzando le opportunità delle piccole imprese». Nel chiaroscuro del rapporto elaborato da Confartigianato Marche, c’è anche una notizia decisamente positiva: siamo la prima regione del Centro-Nord per intensità dell’impulso del Pnrr sull’occupazione dipendente nelle Costruzioni: si stima che tra il 2023 e il 2026 il Piano genererà 1.864 dipendenti l’anno che rappresentano il 9,1% dei dipendenti del settore.

L’attuazione delle misure del Pnrr sostiene la crescita prevista del fabbisogno occupazionale dell’intera economia tra 2023 e 2027 che per le Marche è del 3,1% in media annua, equivalente a 103.100 occupati nel quinquennio. A commentare i dati, tra gli altri, i padroni di casa Emanuele Pepa e Gilberto Gasparoni, presidente e segretario di Confartigianato Marche. Ad allargare l’orizzonte ci ha invece pensato l’assessore regionale Stefano Aguzzi che, a margine del convegno, ha osservato come «la contrazione del mercato russo abbia influito sotto molti punti di vista». 


Il fronte russo


Ed ha aggiunto: «Voglio sperare che ci sia un superamento di questa situazione, con una ripresa dell’attività verso l’Est Europa. Reputo negativo il fatto che ci si sia dovuti fermare “per legge”. Anche se l’attività è continuata, magari bypassando alcuni confini e passando per altre nazioni, per poi triangolare con la Russia. E hanno fatto bene, le imprese, a fare questo perché il lavoro viene prima di tutto». Ipse dixit.

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