Pietre d’inciampo dimenticate: il Comune di Ancona contro la Regione. «Alla Memoria ci pensiamo noi»

Il presidente del Consiglio Dino Latini: organizzate tante iniziative, mi sento tranquillo

Pietre d’inciampo dimenticate: il Comune di Ancona contro la Regione. «Alla Memoria ci pensiamo noi»
Pietre d’inciampo dimenticate: il Comune di Ancona contro la Regione. «Alla Memoria ci pensiamo noi»
di Martina Marinangeli
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Giovedì 9 Febbraio 2023, 05:45

ANCONA - Un attacco frontale sferrato sul tema della Memoria che sembra voler inquadrare in una dinamica da “noi vs loro” la dicotomia politica tra Regione e Comune di Ancona. “Noi”, giunta di centrosinistra che guida la città, «abbiamo deliberato di fare nostra l’iniziativa che prevede l’apposizione delle pietre d’inciampo, dato che il sostegno della presidenza del Consiglio regionale è venuto meno».

“Loro”, il governo di centrodestra in Regione, che invece su questa iniziativa dice no.

Una bordata che si innesta sulla scia della polemica per le parole del deputato di FdI Stefano Benvenuti Gostoli all’indirizzo della candidata sindaca del capoluogo per il centrosinistra Ida Simonella, nel mirino per non essere di Ancona. E la diretta interessata non sembra aver usato a caso le parole quando si è chiesta se, con questo, volessero riesumare «il concetto di purezza della razza». Un’impostazione con affaccio sulle Amministrative di primavera che sembra voler radicalizzare il dibattito. Noi contro loro, appunto.  


La nota


Così, ieri in una nota, la giunta di Ancona guidata dalla prima cittadina dem Valeria Mancinelli, ha diramato una nota per far sapere che «l’esecutivo comunale ha stabilito di assumersi gli oneri necessari e di commissionare sin da ora le pietre che saranno poste ad Ancona nel gennaio del 2024». E puntualizza: «Dal 2017 (quando ai piani alti di Palazzo Raffaello c’era la giunta Ceriscioli e l’assemblea legislativa era presieduta dal dem Antonio Mastrovincenzo, ndr) la presidenza del Consiglio regionale delle Marche ha sostenuto economicamente l’iniziativa e coordinato i suoi protagonisti.

Nella Giornata della Memoria del 2023, però, non è stata inaugurata alcuna pietra». Noi vs loro. «Infatti – spiega la giunta comunale - il sostegno della presidenza del Consiglio regionale è venuto meno e i tempi sono diventati troppo stretti per rimediare. Riteniamo indispensabile continuare il progetto e, dato che la Regione non è d’accordo, abbiamo stabilito di farlo con le nostre forze». Un monito che sembra guardare più al prossimo futuro che al presente. Come a voler dire: con loro, la destra, alla guida della città, chissà se qualcuno continuerà a farlo.

Dal canto suo, l’attuale presidente del Consiglio regionale Dino Latini, ricorda che «sulle pietre d’inciampo c’è una legge regionale ben precisa che stabilisce come operare. Noi abbiamo fatto un programma molto ampio sul tema della Memoria, che prevede anche più iniziative rispetto agli scorsi anni». La precisazione: «Per le pietre d’inciampo, c’è un progetto di ricerca per indicare quali sono, fuori dalla provincia di Ancona, le altre pietre d’inciampo da porre». E conclude: «Mi sento tranquillo: ho rispettato la legge regionale. L’impegno alla Memoria ci coinvolge tutti, e possiamo svolgerlo in un modo o in un altro, nel rispetto dei ruoli e delle leggi». Noi contro loro.

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