Orchestra Form, futuro incerto: i sindacati chiedono un incontro ai vertici della Fondazione. «Silenzio del Cda»

Orchestra Form, futuro incerto: i sindacati chiedono un incontro ai vertici della Fondazione. «Silenzio del Cda»
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 11:57

La Form, l'orchestra più importante del panorama musicale marchigiano è in una situazione di estrema incertezza. «L’attività a part time (involontario) dei professori d’orchestra, la mancanza di una sede di prove propria, l’ampliamento del nucleo stabile, il “rinnovamento” attraverso bandi e audizioni, la definizione di una funzione regionale contro la concorrenza sleale ed ora l’ingiustificata assenza del direttore artistico, sono problematiche non più procrastinabili nell’orchestra», scrivono in una nota i sindacati Slc, Fistel e Uilcom che hanno richesto e sollecitato incontri al nuovo Consiglio di amministrazione «per esporre le loro richieste e cercare di avviare un dialogo in seno a tutte le questioni che riguardano la vita lavorativa e artistica della fondazione. Tutte e tre le volte non abbiamo ricevuto neanche una risposta formale».

I sindacati: «Incertezza sul futuro della Form»

La Form (Fondazione orchestra regionale delle Marche) è riconosciuta dalle leggi nazionali e regionali e in questi ultimi mesi ha ottenuto ulteriori riconoscimenti a livello nazionale e internazionale: «Ricordiamo che l'ultimo incontro tra parti sociali e direzione è avvenuto, su richiesta sindacale al Cda da poco eletto, nel dicembre 2021 e in quella occasione la dirigenza nelle parole del suo presidente (Marco Manfredi) esternarono la viva volontà di intraprendere un dialogo costante, continuo e sincero fra le parti per poter cogliere tutte le opportunità e rispondere nel migliore dei modi a tutte le esigenze, vecchie e nuove di cui l'Orchestra ha bisogno. Da quel giorno sono passati in silenzio ben oltre nove mesi». I sindacati sottolineano  che «si fa veramente fatica a capire il perché di questo prolungato silenzio nei confronti della Forma da parte dei nostri più diretti interlocutori.

La prospettiva di lavoro e artistica quindi per queste ragioni è molto incerta».

Slc, Fistel e Uilcom esprimono grande preoccupazione per questa situazione e chiedono un incontro immediato affinché al più presto si possa riallacciare un dialogo produttivo con il Cda «per non disperdere questo inestimabile patrimonio artistico e lavorativo e rilanciare la funzione di questa istituzione nella regione e nel Paese».

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