«Liste d'attesa per raccomandati», la frase dei revisori dei conti fa infuriare Acquaroli. «Ora fate i nomi»

«Liste d'attesa per raccomandati», la frase dei revisori dei conti fa infuriare Acquaroli. «Ora fate i nomi»
«Liste d'attesa per raccomandati», la frase dei revisori dei conti fa infuriare Acquaroli. «Ora fate i nomi»
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 23 Dicembre 2023, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 08:46

ANCONA - Chi sono i  “pochi privilegiati, facoltosi, raccomandati, fortunati” citati nel parere del Collegio dei revisori dei conti ipotizzando favoritismi nelle liste d'attesa? Lo ha domandato il governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli agli stessi revisori, chiedendo loro - attraverso il suo capo di Gabinetto - di «circoscrivere i nomi a cui si riferivano, invitandoli alla presenza in Aula per chiarire questa grave denuncia».

Acquaroli ai revisori dei conti: «Dite chi sono i raccomandati delle liste d'attesa»

A fronte della richiesta del presidente, «non è pervenuta una risposta in grado di individuare i nomi dei soggetti privilegiati dei quali facevano riferimento né hanno garantito la loro presenza in Aula ieri durante la seconda giornata di discussione».

Ma Acquaroli è deciso ad andare fino in fondo. «Continueremo nelle prossime giornate con i mezzi che ci sono possibili a pretendere chiarezza. Non è infatti una novità che rispetto alle liste d’attesa ci sia una difficoltà, nella nostra Regione come in tutte le altre Regioni italiane, e su questo ci stiamo impegnando anche con ulteriori risorse stanziate per tale finalità nel bilancio appena approvato. Ma su un argomento così delicato, se non sono tollerati comportamenti lesivi dei diritti dei cittadini, non sono neanche tollerate accuse generiche che, se non fondate, delegittimano tutto il Sistema Sanitario Regionale e chi vi opera con grande impegno e sacrificio».

«Accuse da circoscrivere, altrimenti sono gravemente lesive»

Accuse - rimarca il governatore delle Marche - «se non circoscritte nominativamente diventano piuttosto luoghi comuni passabili in una discussione superficiale ma gravemente lesive della credibilità e della dignità del sistema sanitario e delle istituzioni, se scritte in un Parere ufficiale che deve accertare la regolarità dei conti pubblici della nostra Regione. Spero vivamente che nelle prossime ore il Collegio sia in grado di fare chiarezza puntuale rispetto a quanto dichiarato».

Nel post su Facebook il presidente della Regione sottolinea che questa vicenda «ha tolto spazio ad altri argomenti importanti contenuti nel bilancio di previsione 2024, come i fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi, per le borse per i medici di medicina generale e gli specialisti, per la medicina del territorio e appunto per le liste d’attesa, per la vita indipendente, l’importante cofinanziamento per i fondi europei, la continuità territoriale, e molte altre misure volte al potenziamento delle infrastrutture e dei servizi. Tra queste come annunciato ieri approveremo la prossima settimana con una delibera un importante intervento per gli asili nido di sostegno alle famiglie».

La parte contestata dal presidente Acquaroli

La parte contestata dal presidente della Regione si trova a pagina 46 del Parere dell’organo di revisione
Sulla proposta di Legge di stabilità 2024-2026 e sulla proposta di Bilancio di previsione 2024-2026. Si legge testualmente: “gestione e risoluzione liste attesa sanità, (come riportato nei verbali n. 4 del
14/15.03.22 e n. 3 del 07.03.23) vero banco di prova di questa Amministrazione, i cui
dati non tollerabili portano a pensare che la sanità marchigiana tutt’altro che universale
sia per pochi privilegiati (facoltosi, raccomandati, fortunati, ecc.)
L'organo di Revisione è formato dal presidente Stefano Sandroni e dai componenti Alessandra Angeletti e Filippo Mangiapane.

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