ANCONA - Il verdicchio vino simbolo delle Marche. Olive ascolane, ciauscolo e moscioli i prodotti che rendono riconoscibili la regione agli occhi dei turisti italiani. È emerso, all’hotel Seeport di Ancona, durante la presentazione della ricerca del professor Gabriele Micozzi (docente di Marketing presso l’Università Politecnica della Marche), dal titolo “I giovani Wine Food Lover e le Marche” in occasione dell’ultimo evento dell’associazione “Le Donne del Vino”.
Il questionario
L’indagine, che si è sviluppata su un campione di 500 soggetti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, provenienti in egual parte dalle Marche e dal resto d’Italia, ha voluto far luce sul rapporto che i giovani hanno con il mondo del vino, in generale, e con la nostra regione, in particolare.
I prodotti tipici
Olive ascolane e ciauscolo sono i prodotti tipici preferiti delle Marche, per i marchigiani e per il resto degli italiani, seguiti dai vincisgrassi e dai moscioli, per i marchigiani, e da tartufo bianco e pecorino dei Monti Sibillini per gli altri italiani. In generale sono i social gli strumenti più efficaci per pubblicizzare il territorio, seguiti poi dai siti web, dagli eventi, dalle fiere e dalla televisione. Per il 25% degli Italiani e per il 34% dei marchigiani, inoltre, le Marche hanno un grande potenziale da esprimere ed il primo aggettivo con cui qualificarle è «sottovalutate», riporta la ricerca. Come fare, allora, per incentivare la conoscenza della nostra regione? Per il 38% dei marchigiani e per il 16% degli Italiani sarebbe interessante ricorrere ad autobus con cui organizzare tour nelle cantine: ad oltre il 71% dei wine e food lover d’Italia interessa bere vino bio ed oltre l’80% del campione si è detto disposto a spendere per un vino biologico fino al 30% in più rispetto ad un vino convenzionale.