Le Marche da domenica alla Bit di Milano. «Stagione prolungata e cura dell’accoglienza per attirare più turisti»

Le Marche da domenica alla Bit di Milano:«Stagione prolungata e cura dell’accoglienza per attirare più turisti»
Le Marche da domenica alla Bit di Milano:«Stagione prolungata e cura dell’accoglienza per attirare più turisti»
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:39

ANCONA La Bit di Milano non è solo una semplice fiera sul turismo ma una piattaforma di relazioni e di business dove ci si misura e si dialoga con il presente e il futuro dell’industria del viaggio. Settore che vale in Italia il 13% del Pil e attira acquirenti del mondo intero. Di fatto, a Milano, dal 4 al 6 febbraio, solo per citarne alcuni, ci saranno i top buyers delle maggiori realtà del turismo come gli spagnoli del Grupo Viajes El Corte Inglés, gli olandesi di Tui, dell’active travel company americana Backroads, od ancora delle piattaforme internet Travelzoo o Fliggy del gruppo Alibaba. 


Le nuove tendenze

«La Bit non è solo un luogo d’incontro tra domanda e offerta – entra nel merito Antonio Recchi, presidente di Criluma Viaggi – si tratta di uno spazio in linea con le nuove tendenze dove proporre esperienze diverse all’interno del proprio contenitore territoriale, nel nostro caso le Marche».

Quest’anno l’agenzia anconetana porta il successo della ferrovia Subappennina italica. Quindici corse sempre sold out del treno storico Ancona-Pergola che nell’agenda 2024 diventeranno trenta. Un trend positivo verificato pure dal Consorzio di Frasassi. «Nel 2023, le grotte hanno accolto 298 mila visitatori e raggiunto il massimo storico degli ultimi venti anni» conferma il sindaco Marco Filipponi. Riceverà domenica la bandiera arancione dal Touring Club. «Riconoscimento - spiega - impegnativo ma fondamentale che certifica la cura del territorio e l’attenzione che le amministrazioni riservano all’accoglienza». Anche per lui essere nello stand delle Marche è importante: «Dimostra che lavoriamo in sinergia, che le grotte, pur coltivando i propri interessi, si mettono a servizio del sistema».

La flessione

Dagli arrivi rilevati dalle imprese l’anno scorso interviene Massimiliano Polacco, il segretario di Confcommercio Marche, «risulta una flessione dell’1,9% che però è dovuta al cattivo tempo di maggio e giugno e poi all’inaspettato incremento dei viaggi all’estero». Dalla sua analisi, emergono tuttavia due dati positivi: l’aumento moderato dei prezzi nonostante l’inflazione e i costi e l’allungamento della stagione. «Una destagionalizzazione - osserva - favorita dal clima e dall’arrivo di vacanzieri stranieri, il che impone un cambiamento di mentalità che spero di vedere alla Bit. Ossia una regione che posticipa la chiusura dei servizi balneari sulle spiagge». 

Le manifestazioni

Alla Bit non mancano mai “Tipicità Festival” e il “Grand Tour delle Marche”, due iniziative del brand ombrello “Tipicità”. Manifestazioni che mettono in luce il buono, il bello, il saper fare, la cultura materiale e ne fanno un asset per chi vende pacchetti-viaggi. «Siamo un tassello della filiera - spiega il direttore Angelo Serri - che coordinando manifestazioni, aiutando a far emergere eventi identitari, utilizzando persuasori trasversali a tutte le tipologie di turismo, come cibo e vino, evidenziano i valori reali del benessere e di uno stile di vita esclusivo di terre tuttora a misura d’uomo». Poi, c’è chi, pur rimanendo nelle Marche, misurerà subito l’effetto Bit 2024. Sono gli uffici turistici, chi gestisce i contenitori culturali, le guide. «Già registriamo gli effetti del Ttg di Rimini - commenta Gabriele Costantini della cooperativa Happennines -. Stanno arrivando molte prenotazioni di camperisti per la primavera nella Vallesina. Le fiere - prosegue - sono utili, creano aspettative che tuttavia spetta a noi guide di concretizzare con serietà e professionalità». Forte di una quindicina di laureati in simbiosi con il fabrianese Aleste Tour, la cooperativa gestisce nelle aree interne Iat, musei e il centro visite del Parco della Gola della Rossa. 

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