Un ostacolo superato e un altro dietro l'angolo: arrivano 40 mila dosi ma adesso c'è il rebus consegne. Ancora al palo la fascia 60-64 anni

Un ostacolo superato e un altro che si presenta: arrivano 40 mila dosi ma adesso c'è il rebus delle consegne
Un ostacolo superato e un altro che si presenta: arrivano 40 mila dosi ma adesso c'è il rebus delle consegne
di Martina Marinangeli
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Sabato 1 Maggio 2021, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 23:39

ANCONA  - Il weekend del Primo Maggio è salvo. La carenza di vaccini aveva gettato un’ombra sulla possibilità di coprire con le somministrazioni tutte le persone prenotate, ma una consegna in extremis evita il peggio. Sono attese per oggi circa 40mila dosi di sieri targati AstraZeneca, Moderna e Johnson&Johnson, con le quali si evita una battuta d’arresto della campagna vaccinale e di dover ridurre a 14mila il numero di persone a cui inoculare i farmaci.

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La fornitura last minute dovrebbe arrivare intorno alle 16 al “centro di smistamento” dell’Inrca di Ancona, che si occuperà anche della distribuzione agli altri sei hub regionali (Jesi, Fossombrone, Civitanova, Camerino, Fermo e San Benedetto).

In particolare, il siero anglo svedese sarebbe dovuto arrivare lunedì 3 maggio, ma verrà consegnato oggi, cosa che fa tirare un sospiro di sollievo alle Marche, anche se si verificano spesso impasse nei centri vaccinali perché diverse persone fanno resistenza all’inoculazione degli AstraZeneca, dopo gli stop and go subiti nei mesi scorsi. In ogni caso, si riusciranno a vaccinare le circa 20mila persone prenotate tra oggi e domani, e non si verificherà il worst case scenario tratteggiato dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che giovedì, sulle pagine del Corriere Adriatico, aveva annunciato il rischio di lasciare indietro 6mila persone. 

Un problema, quello dei ritardi nelle consegne, che si spera di gettare alle spalle con l’inizio di maggio: purtroppo però, fino al 20 del mese appena entrato, dovrebbero arrivare in tutto 220mila dosi, che serviranno anche per i richiami e quindi non ci saranno grandi numeri di nuovi vaccinati.

Proprio per questo motivo non si riesce ancora ad aprire lo slot di prenotazioni per la fascia d’età che va dai 60 ai 64 anni. È intanto possibile tracciare un bilancio delle forniture di aprile, mese in cui sono state consegnate in tutto 261.520 dosi. In quota Pfizer, ne sono arrivare in tutto 176.670, di cui 45.630 il 6 aprile, 38.610 il 14, 38.610 il 21 e 53.820 il 28.

La casa farmaceutica statunitense si è rivelata finora la più affidabile, con consegne a cadenza regolare – ogni settimana, prima il martedì, ora il mercoledì – e nessun ritardo sulla tabella di marcia. La prossima fornitura è attesa per il 5 maggio. Al secondo posto della classifica si piazza AstraZeneca, con 30.500 dosi approdate nelle Marche ad aprile (32.200 il 3, 4.100 il 15, 10.300 il 21, 3.300 il 26). Pochi i sieri consegnati da Moderna che arriva a ritmi molto irregolari: 14.600 il 2 aprile, 10.100 il 19, 5.800 il 26, per un totale di 49.900. Johnson&Johnson, dopo lo stop chiesto dall’Fda (l’agenzia del farmaco americana), è riuscito a fare solo una consegna di 4.450 dosi il 22 aprile ed oggi dovrebbe arrivare la seconda.


J&J ha il vantaggio di essere l’unico vaccino monodose, ma è accomunato ad AstraZeneca dal verificarsi di rari casi di trombosi tra gli effetti collaterali. A ieri, il totale delle dosi consegnate nelle Marche si assesta sulle 595.130 dosi, di cui 542.153 somministrate (con una percentuale di 91,09%). Di queste, 396.881 sono prime dosi e 145.272 richiami. Un quadro numerico che pone la regione saldamente ai primi posti nella classifica nazionale delle vaccinazioni. Nell’attesa che si parta con caregiver di soggetti estremamente vulnerabili e disabili, e fascia 60-64 anni, consegne permettendo.

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