Natale in isolamento per 15mila nelle Marche, tra le ipotesi anche il coprifuoco per i no-vax: ecco quando. Caccia alla variante Omicron

Natale in isolamento per 15mila nelle Marche, tra le ipotesi anche il coprifuoco per i no-vax: ecco quando. Caccia alla variante Omicron
di Andrea Taffi
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Domenica 19 Dicembre 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 16:16

ANCONA - Di nuovo nel deserto. Tra regole che cambiano, nuovi obblighi vaccinali e revoche del Green pass in caso di positività. In sintesi: con uno stato di precarietà crescente. Benvenuti al Natale 2021, in parte bentornati a quello del 2020. Non è facile ironia, purtroppo, ma gelida verità: se è vero che lo scorso anno le Marche al 15 dicembre avevano 15mila persone tra isolamento e quarantene, tra qualche giorno si raggiungerà lo stesso picco di fine 2020. Al momento attuale ci sono 14275 marchigiani bloccati a vario titolo dal Covid: tra questi 6515 sono positivi (di cui 201 ricoverati) e il resto è in quarantena fiduciaria. 

 
L’incidenza viaggia verso quota 300
Con un virus che sta viaggiando verso un’incidenza di 300 contagi per 100mila persone (ieri 276, siamo la decima regione in Italia al momento per velocità di contagio) è molto probabile che a Natale ci arriveremo proprio alla fatidica soglia che poi abbiamo ritoccato a metà marzo, in piena terza ondata. Dunque 15mila persone a casa, praticamente uno ogni 100. Possiamo consolarci con i ricoveri che sono molto al di sotto della situazione dello scorso anno (ma non c’erano i vaccini).


La piena espansione
Non è ugualmente il momento di alzare la testa visto che la piena espansione del virus chiede cautela dal punto di vista epidemiologico e preparazione (per un qualche tipo di peggio) dal punto di vista sanitario. In questo si inquadra la zona gialla che scatterà nelle Marche da domani dopo il giovedì convulso che ha prodotto l’accelerazione a Roma sul cambio di colore. In questo si inquadrano i timori per la diffusione della variante Omicron che tanto si sta allargando in Olanda e Inghilterra: a ora di ieri, tra i campioni processati dai laboratori di Torrette non era stata ancora individuata la mutazione sudafricana che ha capacità di contagio quintupla rispetto alla Delta


Il consiglio dei ministri del 23
In questo, infine, si inquadrano una serie di misure che verranno vagliate nel consiglio dei ministri del 23 dicembre. Le ipotesi sul tavolo vanno dall’obbligo di mascherina all’aperto all’estensione del Green pass, passando per l’obbligo di un tampone per alcuni luoghi aperti al pubblico molto affollati, ad esempio le discoteche, che già richiedono il 2G. Stessa soluzione potrebbe essere adottata per teatri e cinema come suggerito nei giorni scorsi dal coordinatore del Cts, Franco Locatelli, anche se su questa misura restano molti dubbi nel governo per i costi che graverebbero sui gestori delle attività. Si valuterà inoltre un’ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a particolari categorie di lavoratori pubblici. Molto dipenderà dai risultati della nuova indagine rapida (flash-survey) per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata domani. In attesa di quelle che potrebbero cambiare, altre regole sono cambiate: se ci si contagia con il coronavirus il Green Pass non sarà più operativo. È stato infatti implementato il meccanismo di revoca della Certificazione verde che fin qui non era attivo, con decine di migliaia di cittadini positivi al tampone ma con un pass per errore in regola. Insomma, quanto a precarietà tra domani e giovedì prossimo ne sapremo molto di più. Tra le ipotesi più estreme c’è anche chi parla di coprifuoco per non vaccinati. Riguarderebbe le ore di punta dei grandi raduni tra parenti e amici. Ovvero dalle 19 alle 24 la notte della vigilia, dalle 12 alle 16 il giorno di Natale e durante la notte di Capodanno. 

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